Patrizia Mirigliani: "Ho denunciato mio figlio per salvarlo dalla droga"

Al 31enne imposto il divieto di avvicinamento alla madre. "L'ho portato in sette comunità, sono distrutta". Ma il figlio: "Ho problemi, ma lei deve mantenermi"

Patrizia Mirigliani (Ansa)

Patrizia Mirigliani (Ansa)

Roma, 20 febbraio 2020 - ''Ho denunciato mio figlio per salvarlo, è il più grande dolore della mia vita ma non avevo scelta''. A parlare è Patrizia Mirigliani in un'intervista pubblicata da Tpi.it, dopo che il giudice ha attivato il codice rosso in seguito alla sua denuncia nei confronti del figlio 31enne Nicola per estorsione, minacce e violenza. Da due giorni il giovane è fuori dalla casa in cui viveva con sua madre, col braccialetto elettronico e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 400 metri di distanza dalla patron di Miss Italia. 

 "Sono dodici anni della mia vita che combatto, Nicola soffre di dipendenze, l'ho portato in sette comunità. Se sono arrivata al punto di denunciare mio figlio, è perché sono distrutta", racconta Mirigliani dopo avere appreso che è stato lo stesso figlio ad aver voluto rivelare questa vicenda. "Mia madre ha fatto la cosa più brutta che si può fare a un figlio e voglio renderla pubblica, è imperdonabile'', ha detto infatti Nicola. 

E ancora: "Mia madre mi ha cacciato di casa dicendo di farmi la mia vita . Ma lei non lo può fare, per legge mi deve mantenere fino ai 34 anni, non può lasciarmi così e io le farò una denuncia civile - prosegue -. Ora lei mi ha fatto tre denunce e ha chiesto a tutti quelli che mi conoscono di non aiutarmi. Io non nascondo i miei problemi con la droga, sono cominciati a 18 anni, adesso ne ho 31, in passato ho fatto qualche furtarello a casa, ma sono un bravo ragazzo e ora sono pulito. Venerdì sarò sentito dal giudice, spero mi toglieranno questo braccialetto''.  

Parole a cui Patrizia Mirigliani però replica. "Lui vuole che io lo mantenga a vita con i suoi vizi ma non lo accetto più, mio figlio deve stare bene e costruirsi un futuro. Questo magistrato ha capito la situazione insostenibile e ha attivato il codice rosso - dice - . A me è dispiaciuto del braccialetto elettronico, ma erano pressioni continue con urla e richieste di soldi, sono dodici anni che Nicola mi ruba a casa. Io e il padre siamo disperati, è la battaglia più devastante che abbia mai fatto''.