Giovedì 18 Aprile 2024

Patente moto con lo 'sconto', no delle associazioni. "Sui guardrail dispositivo sicurezza"

Motociclisti incolumi onlus: "Saltare la prova di guida? Pericolosa semplificazione. E il decreto Toninelli è per lo più inatteso"

Patente moto senza sconto, le obiezioni delle associazioni

Patente moto senza sconto, le obiezioni delle associazioni

Roma, 2 settembre 2022 - Moto e patente 'con lo sconto': in attesa delle novità apportate dal nuovo codice della strada 2022, si allunga la lista di chi solleva obiezioni alla semplificazione prevista per passare a una categoria maggiore, non più esame pratico ma solo un corso da seguire nelle autoscuole. Riforma che ha comunque bisogno di un decreto attuativo, per partire. E dunque al momento è 'congelata', "ci dovrà pensare il prossimo governo", ha già espresso tutti i suoi dubbi il presidente delle autoscuole Confarca, Paolo Colangelo.

Il parere dell'associazione Motociclisti incolumi

E segue lo stesso ragionamento Michele Vacca, vicepresidente dell’associazione Motociclisti incolumi Onlus. Reduce da tante battaglie combattute per aumentare la sicurezza dei motociclisti, chiarisce: "Sono piuttosto contrario a questa riforma, perché comunque sia mi pare una pericolosa semplificazione. Le moto sono sempre più potenti e quindi è necessario che anche gli esami siano rigorosi".

E nemmeno lo convince la spiegazione del ministero sulla ormai cronica carenza di ispettori. Obietta: "Le conseguenze anche solo a livello economico e sanitario per gli incidenti sono notevolmente superiori a quanto costerebbe fare nuove assunzioni".

"Ecco come aumentare la sicurezza dei motociclisti"

L'associazione Motociclisti inclumi si occupa soprattutto "della questione guardrail e della loro pericolosità", fa sapere Vacca. Ricorda: "Nel maggio 2019 è stato approvato il decreto Toninelli salva motociclisti. Ma in pratica è rimasto in gran parte inattuato perché sono state previste troppe eccezioni. Quindi è stato snaturato".

Che cos'è il dispositivo salva motociclisti

"L’obiettivo era quello di installare il dispositivo salva motociclista sotto il guardrail - ricorda il vicepresidente Vacca -. Perché normalmente le pareti del guardrail non danno scampo, nemmeno a 30 km all’ora. Il dispositivo salva motociclisti chiude lo spazio tra i paletti e crea una superficie continua, permettendo al corpo del motociclista di scivolare e perdere la velocità gradualmente. Il decreto prevede l’installazione del sistema per i nuovi guardrail mentre per quelli vecchi vale solo dove si sono verificati incidenti, ad esempio. Ma questa rischia di diventare una scappatoia per gli enti che non vogliono adeguarsi".