Coronavirus, passeggiate con i bambini: è polemica. Scarica la circolare in Pdf

La precisazione del Viminale. Il viceministro Crimi: "La possibilità vale solo per i bimbi piccoli, non per i 15enni". Ma Gallera (Lombardia): "Teneteli a casa. cercheremo di vanificarla". Fontana: "Da noi non cambia nulla. Con Lamorgese risolto ogni problema". Coro di no dagli amministratori.

Bimbi portati dal papà a fare una passeggiata (Ansa)

Bimbi portati dal papà a fare una passeggiata (Ansa)

Roma, 1 aprile 2020 - Una gran confusione. La circolare del ministero dell'Interno sulla possibilità di far fare una passeggiata ai bambini, oltre a provocare la reazione di Regioni come la Lombardia e la Campania ("Una follia"), ha determinato uno stato di incertezza, tanto che in piena notte il Viminale ha fatto uscire una nota esplicativa. Che alla Lombardia non basta: "Speriamo che l'ordinanza venga revocata".  Come non basta a moltissimi amministtratori da Nord a Sud. A Verona il sindaco Sboarina dice: "Da noi le passeggiate restano proibite. Resta in vigore la mia ordinanza". Stessa cosa a Viterbo e Palermo. Deciso anche il no dei sindaci del Piacentino e di Rimini. E un no secco arriva anche dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio: "Continuiamo con la linea del rigore e continuiamo a restare a casa. Nessun allentamento delle misure di contenimento in Piemonte".

"Le regole sugli spostamenti - si legge - non cambiano. La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di  spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute".

Scarica la circolare qui sotto

Sul tema che da martedì sera sta suscitando molte domande nelle famiglie italiane, è intervenuto oggi (mercoledì) il viceministro dell'Interno e reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi. "Non c'è alcun allentamento dei controlli". Crimi spiega a Radio 1 che la circolare del Viminale si riferisce ai bambini molto piccoli quelli per cui "uscire è una necessità che deve essere interpretata e motivata dal genitore", non certo "a un 15enne". "Deve essere chiaro: non possiamo far pagare quello che sta accadendo ai bambini piccoli" che non possono essere "vittime dell'isolamento. La circolare dà indicazioni agli agenti di polizia su ciò che è necessitaào meno. E' chiaro che se un bambino di due anni vive in un appartamento di 40 metri quadri, dopo due settimane di isolamento, forse è una necessità ancora piùimportante di portare fuori il cane più volte al giorno". 

La Lombardia: "Revocatela"

Premesso che non è certo che le ulteriori spiegazioni facciano davvero chiarezza: per esempio quali sono le situazioni di necessità o salute riferite a un piccolo, resta la contrarietà assoluta della Regione Lombardia.

Il governatore Attilio Fontana è chiaro: "In Lombardia non cambierà nulla di quello contenuto nella mia ordinanza che vale fino al 4 aprile. Se non c'è una motivazione valida e se non si rimane distanziati" anche le uscite con i bambini, ha detto il governatore continueranno ad essere sanzionate. Poi annuncia  che dovrebbero arrivare chiarimenti da parte della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. "Dovrebbero uscire dei chiarimenti ma abbiamo risolto ogni problema".

L'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera ribadisce l'invito a tenere i bimbi in casa: "La situazione è positiva nel senso che negli ultimi giorni c'è stato un rallentamento dei positivi, delle persone in ospedale, e anche delle persone in terapia intensiva ma per questo dobbiamo stare a casa. Stiamo a casa teniamo i bambini a casa, è dura, lo sappiamo ma un piccolo sacrificio ancora e possiamo buttarci tutto alle spalle. Spero che l'ordinanza venga revocata". E si spinge ancora più in là: "Valuteremo la possibilità di attivare ordinanze o altro che in qualche modo vanifichino la circolare". 

Le reazioni

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Ho letto la nuova circolare e credo sia stato giusto farla". Nettamente contrario invece il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Il governatore della Toiscana, Enrico Rossi chiede ragionevolezza: "Se un bambino ha bisogno di fare dieci passi magari starei attento a non farlo incontrare con gli amici, può essere pericoloso. Credo che certe cose vadano applicate con ragionevolezza". Matteo Renzi ha chiesto intema di uscite, la possibilità di uscire per i disabili.

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