Coronavirus. Passeggiata con bambini e spesa, guida scaccia dubbi

Non è consentita una passeggiata lunga, ma solo vicino a casa e se necessario. Via all’accompagnamento sotto l’abitazione degli anziani. I limiti allo sport

Un papà gioca con la figlia (Ansa)

Un papà gioca con la figlia (Ansa)

La passeggiata con i nostri figli resta un miraggio ai tempi del Covid-19. Una circolare del Viminale di martedì scorso era stata interpretata da più parti come un placet alla possibilità per i genitori di uscire da casa con i piccoli eredi per fare una passeggiata. Ne era scaturita una presa di posizione da parte di diversi governatori e sindaci andati su tutte le furie davanti a quella che veniva letta come un’apertura, foriera di una raffica di nuovi contagi. A chiarire l’autentica posizione del governo ci ha pensato il premier Giuseppe Conte durante la presentazione del dpcm di mercoledì che ha prorogato la chiusura totale fino al 13 aprile: "Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che, quando un genitore va a fare la spesa, si può consentire anche l’accompagnamento di un bambino. Ma non deve essere l’occasione per andare a spasso". Anche il Viminale ha sgombrato il campo da facili illusioni. In pratica, premesso che si deve stare in casa, salvo lavoro, urgenza, salute e necessità, la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché ciò avvenga in prossimità dell’abitazione per necessità o salute.

Far uscire gli anziani è permesso?

Il ministero dell’Interno ha precisato che sono consentiti "spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza". Il tutto in ragione della riconducibilità dei medesimi trasferimenti a motivazioni di necessità o salute. Allo stesso modo non rischia alcuna sanzione colui che lascia la propria residenza per recarsi ad assistere un parente o un amico non autosufficiente. Va, però, ricordato, chiarisce il sito del governo, che si tratta pur sempre delle categorie maggiormente esposte all’infezione e quindi è bene "proteggerle dai contatti il più possibile".

E' vietata la corsetta nell'isolato?

Quanto all’attività motoria all’aperto, il portale del governo fa sapere che è permessa a patto che sia svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Regioni come il Friuli hanno emanato ordinanze che escludono il jogging in assoluto. L’ultimo dpcm ha poi vietato le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo. Restano interdetti gli accessi a parchi e ville.

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Si può uscire per comprare il giornale?

È permesso ai cittadini di recarsi in edicola per acquistare un quotidiano. E restare così informati sulle ultime notizie inerenti la crisi in corso, in modo autorevole e professionale, senza lasciarsi pertanto abbindolare dalla mole di fake news in circolazione durante queste settimane di clausura forzata. Non si rischia nessuna delle sanzioni comminate dalla normativa volta a contenere la pandemia (da 400 a 3mila euro di multa). Ogni spostamento consentito dall’ordinamento, però, deve essere giustificato con un’apposita autocertificazione. Questa precisazione vale anche per chi, in virtù di quella che è considerata una necessità, va in edicola per acquistare un giornale. 

Come andare in un negozio di alimentari?

Sia gli acquisti in famacia, sia quelli di generi alimentari sono consentiti dall’ordinamento, anche in questa fase di emergenza. Lo spostamento, in caso di eventuali controlli, dovrà essere giustificato nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione. Bisogna tuttavia ricordarsi sempre di mantenere la distanza minima interpersonale di un metro. Ancora nell’ottica di scongiurare nuovi contagi, per proteggere gli altri e al contempo tutelarsi, virologi e pneumologi consigliano dentro il negozio, così come quando si è in fila all’entrata, d’indossare una mascherina. Gli spostamenti verso comuni diversi da quello in cui si ha la residenza o il domicilio sono vietati, fatto salvo esigenze di urgenza, salute o lavorative. Va da sé che, qualora il proprio paese non disponga di punti vendita o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel territorio di abitazione, lo spostamento è consentito solo entro tali limiti, che dovranno essere comunque autocertificati.