Venerdì 19 Aprile 2024

Passaporto ucraino al reporter russo

ROMA

Cittadinanza ucraina al noto giornalista russo Alexander Nevzorov (nella foto) fuggito dalla Russia a marzo con la moglie dopo che Mosca ne aveva chiesto l’arresto per aver raccontato che i soldati della Federazione avevano "deliberatamente bombardato il reparto maternità dell’ospedale di Mariupol". Attacco che il Cremlino ha sempre negato, accusando l’Ucraina di aver inscenato una provocazione. Nevzorov e la moglie sono fuggiti all’estero e hanno chiesto la cittadinanza a Kiev, dopo aver attaccato la politica del presidente russo.

Commentando l’annuncio della concessione della cittadinanza, Nevzorov ha scritto su Telegram che "la guerra della Russia è un crimine e l’Ucraina ne è vittima" e "io mi schiero dalla parte della vittima e sono dannatamente grato per la citadinanza concessami".

Il giornalista e presentatore televisivo, con un canale su Youtube seguito da 1,8 milioni di abbonati, già deputato della Duma, Nevzorov è stato la prima personalità di alto profilo ad essere indagata secondo la nuova legge adottata dalla Russia che impone pene detentive fino a 15 anni per chi diffonde presunte “fake news“ sulla cosiddetta “operazione speciale“ in Ucraina.