Mercoledì 24 Aprile 2024

Pasqua, il messaggio di Papa Francesco nella piazza blindata

Accesso super controllato, strade chiuse e lunghe file. Ma la folla non si scoraggia. Francesco: "Stop allo sterminio in Siria"

Papa Francesco durante la messa di Pasqua (Ansa)

Papa Francesco durante la messa di Pasqua (Ansa)

Città del Vaticano, 1 aprile 2018 - Piazza San Pietro 'sorvegliata speciale' oggi per la messa di Pasqua celebrata da Papa Francesco, cui è seguita la benedizione 'Urbi et Orbi'. Lunghe file si sono create questa mattina per entrare in piazza, poi gremita da 80mila fedeli. Chiuse al traffico delle auto non solo via della Conciliazione ma anche alcune delle strade minori intorno al Vaticano che normalmente restano aperte anche la domenica. Diversi i sacerdoti che hanno concelebrato col Papa, con le vesti in mano, a fare la fila con i pellegrini, segno che l'accesso alla piazza oggi era super-controllato per tutti. 

Ma i controlli antiterrorismo non hanno scoraggiato la grande folla presente per assistere alla messa. La piazza è stata trasformata in un grande bellissimo giardino dai florovivaisti olandesi che hanno inviato per l'occasione in Vaticano 50 mila piante e innumerevoli inflorescenze, come è ormai tradizione. 

LE PAROLE DEL PAPA - "Le donne che sono andate per ungere il corpo del Signore si sono trovate davanti a una sorpresa", "gli annunci di Dio sono sempre una sorpresa perché il nostro Dio è il Dio delle sorprese", ha detto Papa Francesco nell'omelia a braccio. "C'è sempre una sorpresa dietro l'altra, Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci e la sorpresa è quello che ti tocca là dove non lo aspetti. Per dirlo con il linguaggio dei giovani: la sorpresa è un colpo basso. Non te lo aspetti, Lui va e ti commuove", ha continuato. "La gente corre lascia tutto quello che sta facendo, anche la casalinga - ha aggiunto Francesco per usare una immagine familiare - lascia le patate nella pentola. Le troverà bruciate ma l'importante è correre per vedere quella sorpresa, quell'annuncio". E il Papa chiede se oggi noi siamo capaci di fare altrettanto, sorprenderci e correre. "E oggi, in questa Pasqua del 2018, io che? tu che?".

"SIRIA, STOP ALLO STERMINIO" - "Si ponga fine immediatamente allo sterminio in corso", ha chiesto il Papa prima delle benedizione Urbi et Orbi. "Oggi - ha detto Francesco - domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall'amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine". "In questa Pasqua - ha scandito - la luce di Cristo Risorto illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso, si rispetti il diritto umanitario e si provveda ad agevolare l'accesso agli aiuti di cui questi nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisogno, assicurando nel contempo condizioni adeguate per il ritorno di quanti sono stati sfollati". 

PROFUGHI E SCARTATI - Francesco ha rivolto poi un appello "per i bambini che, a causa delle guerre e della fame, crescono senza speranza, privi di educazione e di assistenza sanitaria; e anche per gli anziani scartati dalla cultura egoistica, che mette da parte chi non è produttivo".

INGIUSTIZIE E VIOLENZE - "Noi cristiani crediamo e sappiamo che la risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude". Speranza e dignità da portare nella "nostra storia, segnata da tante ingiustizie e violenze", "dove ci sono miseria ed esclusione, dove c'è fame e manca il lavoro, in mezzo ai profughi e ai rifugiati, tante volte respinti dall'attuale cultura dello scarto, alle vittime del narcotraffico, della tratta di persone e delle schiavitù dei nostri tempi". 

Dopo la messa il pontefice si è intrattenuto a lungo a salutare alcuni dei fedeli presenti sul sagrato di piazza San Pietro, tra strette di mano, auguri e preghiere. Poi Bergoglio è sceso dal sagrato per salire sulla Papa-mobile e salutare e benedire, in piedi sulla vettura, gli altri fedeli in piazza che lo hanno accolto con grida, applausi e cori nei corridoi lasciati aperti in piazza e su via della Conciliazione. 'Viva il Papa', è risuonato più volte.

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