Pasqua blindata, ma non sulle autostrade. Tre milioni di vetture: il 60% in più del 2020

Solo il divieto di raggiungere le seconde case in alcune regioni limita i viaggi. Cresciuto anche il numero di chi si sposta con aerei e treni

In partenza per Pasqua

In partenza per Pasqua

La Pasqua è rossa, ma non è blindata come lo scorso anno, quando cadde in pieno lockdown duro e puro. E gli effetti si vedono: il traffico autostradale è aumentato del 55-60 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, ma si tratta di un incremento che riguarda il confronto tra l’intero bimestre marzo-aprile 2021 su marzo-aprile 2020, anche se gli ultimi due giorni hanno visto comunque un ulteriore aumento dei veicoli in marcia (nella direttrice Nord-Sud) rispetto a giovedì e venerdì della scorsa settimana. E, se aeroporti, porti e stazioni ferroviarie erano, tra marzo e aprile di dodici mesi fa, totalmente deserti, oggi treni, aerei, traghetti e bus a lunga percorrenza registrano invece variazioni positive. La situazione, insomma, non è di normalità, ma il Paese si muove.

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Certo è, però, che va fissato il punto di partenza, per rendersi conto di quanto e come gli italiani (e, dunque, l’Italia) abbiano ripreso a muoversi. Un anno fa, tra marzo e aprile, nei due mesi del blocco totale, si registrò un vero tracollo nei flussi di traffico: rispetto allo stesso periodo del 2019 si segnarono crolli verticali, quasi meno 100 per cento per gli aerei, meno 70 per i treni, meno 85-90 per cento per il traffico autostradale.

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Oggi, in una fase caratterizzata ugualmente da limiti e divieti stringenti, i dati sono comunque di altro tenore. All’hub di Fiumicino, tra partenze e arrivi in questi giorni di Pasqua ci sono 12 mila passeggeri giornalieri contro 10-11 mila della settimana scorsa: si tratta di circa 1.000 passeggeri in più al giorno con 5-6 voli quotidiani in più. Analogo trend per Malpensa e Linate. Rispetto allo zero dello scorso anno, è sicuramente un incremento. Ma certo siamo sempre a meno 80 per cento sul 2019, quando nello scalo romano transitavano circa 120-130 mila passeggeri al giorno.

Analoga la tendenza per i treni. Nessun assalto in questi giorni, ma traffico aumentato del 10-15 per cento soprattutto nei primi giorni della settimana pasquale nel confronto con le settimane precedenti.

Più sostenuto il balzo in avanti del traffico autostradale: e gli addetti ai lavori lo spiegano sia in relazione alla maggiore sicurezza (percepita) dell’auto rispetto al treno sia in relazione alla convinzione di doversi sottoporre a minori controlli rispetto ai viaggi in treno o in aereo. Ma non è secondario anche il cosiddetto "effetto Amazon": cresce molto, insomma, il traffico merci, perché sempre più persone strutturalmente fanno acquisti online.

Il risultato è che, da un lato, tra l’altro ieri e ieri si è avuta una leggera variazione in positivo del numero di km percorsi sulle tratte autostradali rispetto a giovedì e venerdì precedenti, prevalentemente nella direttrice Nord-Sud, con l’obiettivo di raggiungere parenti e seconde case, evitando la zona rossa totale del fine settimana pasquale. Dall’altro lato, però, si tratta di un trend in linea con quello che è accaduto negli ultimi mesi. In questo inizio di aprile rispetto agli inizi di aprile del 2019 il calo è del 30-35 per cento, ma se si fa il confronto con lo stesso periodo del 2020 c’è un aumento medio del 60 per cento: una percentuale che vale per tutto il periodo di lockdown passato e chiusure attuali. In pratica, l’anno scorso, nel periodo del blocco totale, il traffico era azzerato rispetto al 2019, mentre quest’anno circolano in media ogni giorno 3 milioni di veicoli contro i 5 milioni del 2019.

È vero, dunque, che c’è il divieto di spostamento tra le regioni ormai da mesi. È altrettanto vero che più di una ordinanza regionale ha bloccato anche la possibilità di andare verso le seconde case. Tra oggi e lunedì compreso, del resto, non esistono differenze tra zone arancioni e zone rosse, ma sono tutte blindate e per spostarsi serve comunque l’autocertificazione. Con circa 70mila agenti mobilitati per le verifiche. Regole e controlli, però, non stanno del tutto ostacolando la spinta degli italiani a spostarsi.

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