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SOFIA
Cronaca

Partito unico del centrodestra Meloni boccia l’idea di Crosetto "La pluralità interna è un valore"

L’analisi di Sofia Ventura I valori di FdI non sono sovrapponibili con quelli del centro. E gli elettori di Forza Italia si sono già spostati progressivamente verso destra.

Partito unico del centrodestra  Meloni boccia l’idea di Crosetto  "La pluralità interna è un valore"
Partito unico del centrodestra Meloni boccia l’idea di Crosetto "La pluralità interna è un valore"

di Sofia

Ventura

Alla leader di Fratelli d’Italia piace definire il suo partito come un partito "conservatore". D’altro canto, non presiede forse l’eurogruppo dei Conservatori e Riformisti europei? Insieme a formazioni molto di destra, certo, come la spagnola Vox e la polacca Pis. Ma l’etichetta conta. Nell’autobiografia del 2021 Meloni arrivò addirittura a definire FdI liberalconservatore. E il ministro della Difesa Guido Crosetto, cofondatore di Fratelli d’Italia, ma proveniente da Forza Italia, ci crede davvero. Tanto che nell’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera ha ribadito come FdI dovrebbe estendersi verso il centro, mostrandosi "più aperto e inclusivo".

Insomma, a fronte del Terzo Polo che esplode e delle condizioni di salute di Berlusconi che potrebbero limitarne la capacità di guida, la soluzione sarebbe un grande abbraccio dei Fratelli d’Italia. Prima di chiedersi come mai Meloni non paia entusiasta dell’idea, due osservazioni sul punto. Innanzitutto, potrebbe accadere che FdI fagociti prima o poi quel che resta dell’elettorato di Forza Italia, ma semplicemente perché quell’elettorato, in una sua parte significativa, è ormai spostato a destra, specialmente sul tema dell’immigrazione, in parte dei diritti, con anche vene di populismo (baso questa affermazione sui dati Euromedia Research raccolti per la fondazione Friedrich Ebert per una ricerca alla quale ho partecipato). Quindi è il centro che va verso la destra, piuttosto che il contrario.

In secondo luogo, è lecito chiedersi se quel "più aperto e inclusivo" includa i valori. Se è così, le cose sono complicate. Perché i moderni partiti di centro, come la Cdu, non hanno i riflessi reazionari e ossessivamente nazionalisti di FdI.

Dalle proposte su un uso ‘autarchico’ della lingua con annesse punizioni (fino a 100mila euro), alle circolari ministeriali discriminanti nei confronti dei bambini di coppie dello stesso sesso ai progetti di legge per trasformare in reati universali, come il genocidio, comportamenti come la gestazione per altri, sino a scelte come la soppressione della protezione speciale per gli immigrati, le posizioni di Fratelli d’Italia sono difficilmente compatibili con un conservatorismo moderato e liberale e più consone alla destra radicale. Non basta autodefinirsi conservatori e, difficilmente, quelle posizioni potrebbero attrarre gli elettori del centro liberale e moderato che aveva sperato nel Terzo Polo.

Tuttavia, come si diceva, Meloni non ha reagito entusiasticamente all’idea di Crosetto, sostenendo che crede che al momento sia meglio conservare una destra ‘plurale’.

Da un lato questa sua reazione può essere interpretata come una scelta tattica: non irritare e spaventare i suoi alleati (Lega e FI). Dall’altro ci dice che forse, lei che viene da una storia ben diversa da quella di Crosetto e ha convinzioni profondamente radicate e non proprio di ispirazione liberale, non ha poi così tanta voglia di annacquare i suoi valori. Già ha dovuto fare uno sforzo per andare al governo. Per la Cdu del futuro, avrà pensato, c’è tempo.