Sabato 20 Aprile 2024

Caserta, abusi su una ragazzina. Arrestato ex parroco

Contro don Michele Mottola la procura di Napoli ha raccolto registrazioni audio, messaggi, e la testimonianza della stessa vittima, che all'epoca dei fatti aveva 12 anni

Abusi sessuali su minori (Foto di repertorio Ansa)

Abusi sessuali su minori (Foto di repertorio Ansa)

Caserta, 8 novembre 2019 - Arrestato don Michele Mottola, ex sacerdote della parrocchia di Trentola Ducenta, nel Casertano, accusato di abuso su minore. Il religioso è stato portato in carcere questa mattina a seguito di una indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord. Contro di lui registrazioni audio, messaggi e testimonianze. La bambina di 12 anni vittima di abusi, all'epoca dei fatti, frequentava spesso la parrocchia. 

E' stata la Diocesi di Aversa a segnalare alla Procura guidata da Francesco Greco i sospetti sul sacerdote, che nel maggio scorso era stato sospeso dal servizio. Anche la trasmissione "Le Iene" aveva seguito il caso.

I fatti. Nel maggio scorso la bambina accompagnata dai genitori si presenta in Curia con delle registrazioni audio che la stessa vittima aveva fatto con il cellulare. Ciò che si sente non lascia dubbi: il prete chiede alla bambina dei baci, e poi sussurri, sospiri e la frase "ora lavati i denti". Inoltre tra le prove a carico del 60enne, originario di Caivano, ci sono anche messaggi e un diario scritto dalla minore. 

Venuto a conoscenza della denuncia della piccola nel maggio scorso il vescovo Spinillo sospende immediatamente don Mottola, e gli vieta di celebrare pubblicamente messa e di avere qualsiasi contatto con i fedeli. 

Contemporaneamente lo stesso presule invita i genitori della bambina ad andare a denunciare quanto accaduto. Le indagini partono quando la Diocesi di Aversa ha già aperto un procedimento canonico contro il sacerdote.

La procura di Napoli Nord si prende carico delle indagini dopo la denuncia in Commissariato di Aversa dei genitori della bambina. E dopo aver raccolto registrazioni audio, testimonianze di alcuni fedeli, quella di una catechista che fu la prima a raccogliere i turbamenti della bambina, i messaggi inviati dal prete alla vittima, e dopo aver ascoltato la bambina stessa più volte, in modalità protetta e in presenza di psicologi, sono scattate le manette. 

Tra i messaggi del sacerdote alla innocente giovane vittima si legge: "Non dovevi raccontare tutto. Ora penseranno male di noi". Nel diario della bambina inoltre sono annotate le sue perplessità su quanto le sta accadendo, e dove si chiede se quello che succede tra lei e don Mottola sia sesso.