Mercoledì 24 Aprile 2024

Parma, 19enne denuncia: "Violentata in classe da un compagno"

Studentessa accusa un 19enne straniero: "Un incubo durato 20 minuti"

Carabinieri

Carabinieri

Parma, 6 giugno 2018 - Aggredita in classe da un compagno di scuola, che ha abusato di lei. E' quanto denuncia una diciottenne che frequenta un istituto superiore di Parma. La studentessa, ha raccontato tutto ai carabinieri, che ora indagano sulla vicenda, cercando un riscontro ai fatti, anche attraverso l'ascolto di testimoni. 

I fatti risalgono a due giorni fa: la ragazza era in classe - spiega lei - con solo altri due studenti. Era mezzogiorno, la lezione era appena finita e molti altri compagni erano impegnati in attività all'esterno. E' in questo momento che sarebbe entrato un 19enne di orgine africana: uno studente iscritto alla stessa scuola - scrive la Gazzetta di Parma - ma di un'altra sezione. Il quale le avrebbe prima rubato il cellulare, poi l'avrebbe immobilizzata, stringendole il collo e nel frattempo palpeggiandola. Venti minuti di aggressione, racconta ancora la 18enne, finita solo per la strenua opposizione di lei, che in tutti modi tentava di allontanarlo. Nessuno dei presenti infatti sarebbe intervenuto per aiutarla. 

La ragazza, sotto choc, ha parlato prima con la preside poi si è recata alla caserma vicina, dove ha sporto denuncia per violenza sessuale. Quindi si è sfogata con i genitori. Ora sta ai militari ricostruire per filo e per segno cosa sia successo in quell'aula.

LA PRESIDE - "Sono molto vicina  alla studentessa ed alla sua famiglia - ha detto alla Gazzetta di Parma la preside dell'istituto parmigiano -. Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e prenderemo i dovuti provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili. L'istituto è sempre stato in prima linea nel portare avanti i valori di rispetto e tutela delle persone, come abbiamo fatto con le assemblee d'Istituto con Lucia Annibali e tanti altri momenti di questo tipo che hanno sempre cercato di coinvolgere i ragazzi. Proprio per questo siamo i primi a sentirci feriti".