Mercoledì 24 Aprile 2024

Parigi in guerra con Londra I pescatori bloccano la Manica

Scontro sulle attività in mare dopo la Brexit. Traffico in tilt anche nel tunnel. I francesi sono inferociti con i vicini britannici: "Vi rovineremo il Natale"

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"Siamo pronti a rovinare il Natale degli inglesi". I pescatori francesi che ieri hanno bloccato temporaneamente il porto di Calais e il collegamento ferroviario del tunnel della Manica hanno le idee chiare. L’obiettivo dei Grinch transalpini – scontenti di come è stata gestita la partita delle licenze di pesca in acque inglesi – è interrompere il commercio tra la Gran Bretagna e l’Europa. Giusto per gettare un po’ di benzina sul fuoco. Il nodo della Manica, infatti, ha afflitto i colloqui sulla Brexit per anni. E non tanto per una reale importanza economica, ma per la sua valenza politica. Sia il presidente francese Emmanuel Macron che il primo ministro inglese Boris Johnson non vogliono perdere un confronto ad alto impatto mediatico.

Londra e Bruxelles hanno concordato di istituire un sistema di licenze per concedere ai pescherecci l’accesso alle acque reciproche, ma la Francia afferma di non aver ottenuto tutte le autorizzazioni tra le 6 e le 12 miglia nautiche a cui aveva diritto. Di riflesso, la Gran Bretagna ha risposto che i permessi sono stati negati solamente ai pescatori che non hanno presentato i documenti corretti.

E così ieri diversi pescherecci francesi da traino hanno manovrato all’interno del porto di Calais, cruciale punto di ingresso per le merci britanniche nel mercato europeo, per bloccare il passaggio di due traghetti gestiti da Dfsds e P&O. A Coquelles, terminal del tunnel della Manica, automobilisti e camionisti sono stati costretti a tornare a fare la fila in autostrada, dopo che i pescatori avevano eretto alcune barricate con pallet di legno e avevano acceso dei fumogeni. "Vogliamo vedere progressi entro il 10 di dicembre, non andremo da nessuna parte. Gli inglesi quest’anno – ha spiegato Michel Fouriner, pescatore di Boulogne, alla Reuters – non avranno un Natale magico".

Un portavoce del primo ministro Boris Johnson ha affermato che la posizione della Gran Bretagna sul rilascio delle licenze di pesca non è cambiata e che Londra sta monitorando le proteste. "Ci rivolgiamo alle autorità francesi per tutelare il libero flusso del traffico e per garantire che il commercio non venga interrotto", ha aggiunto. La settimana scorsa la Francia ha dichiarato di essere ancora in attesa di 150 licenze dalla Gran Bretagna, ma Londra nega di discriminare i pescatori transalpini e afferma che il 98 percento dei permessi è stato concesso alle barche della Ue. Una cifra che però comprende anche le circa 1.700 licenze rilasciate per operare tra le 12 e le 200 miglia nautiche dalla costa.

l. bolo.