Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Papa proclama 7 nuovi santi, tra loro Paolo VI e Romero

Il pontefice riformista e il vescovo martire, ma anche un ragazzo di 19 anni. Cerimonia in San Pietro davanti a 70mila fedeli Paolo VI è Santo: campane a festa e maxischermo a Concesio

Le immagini di Oscar Romeno e Paolo VI esposte sulla facciata di San Pietro (Ansa)

Le immagini di Oscar Romeno e Paolo VI esposte sulla facciata di San Pietro (Ansa)

Città del Vaticano, 14 ottobre 2018 - Sette nuovi santi per la Chiesa cattolica. Papa Francesco li ha proclamati questa mattina in Vaticano davanti a settantamila fedeli nel corso di una cerimonia solenne a cui ha preso parte anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A essere iscritti "nell'Albo dei Santi" ci sono anche Paolo VI, il pontefice che ha traghettato la Chiesa nella modernità con le riforme del Concilio Vaticano II, e monsignor Oscar Romero, il vescovo salvadoregno difensore dei poveri ucciso dagli squadroni della morte mentre celebrava la messa nella cappella di un ospedale nel 1980. 

Chi sono i sette nuovi santi:

PAPA PAOLO VI (1897-1978) - Giovanni Battista Montini fu grande timoniere del Concilio Vaticano II, padre del Sinodo dei vescovi. Grande novità introdotta da lui furono i viaggi apostolici nelle diverse parti del mondo e le udienze generali del mercoledì, catechesi continua per il Popolo di Dio.  

OSCAR ROMERO (1917-1980) - Sacerdote salvadoregno trucidato dagli squadroni della morte mentre celebrava la messa, a causa delle denunce delle violenze della dittatura militare del suo Paese.  

DON FRANCESCO SPINELLI (1853- 1913) - Nel periodo della post-unità si attivò a favore delle ragazze indigenti e diede vita a scuole, oratori, assistenza ai malati, ai disabili, agli anziani soli.  

VINCENZO ROMANO (1751-1831) - Visse nella seconda metà del '700 a Torre del Greco, protagonista della rinascita materiale, spirituale e morale del napoletano dopo l'eruzione del Vesuvio del 1794.  

MADRE MARIA CATERINA KASPER (1820-1898) - Tedesca nata nel 1820 che trascorse l'adolescenza nei campi, spaccando pietre per la costruzione di strade e fondò l'Istituto di suore a servizio delle classi sociali più umili, le 'Povere Ancelle di Gesù Cristo'.  

MADRE NAZARIA IGNAZIA DI SANTA TERESA DI GESÙ MARCH MESA (1889-1943) - Nata a Madrid, nel 1926 diede vita alla Congregazione delle Suore Missionarie Crociate della Chiesa, per il servizio dei poveri e la promozione della donna.  

NUNZIO SULPRIZIO (1817-1836) - Nel 1836 morì a Napoli a soli 19 anni di tubercolosi ossea a causa del lavoro troppo pesante, affrontando la malattia con fede. Fu beatificato da Paolo VI il 1 dicembre 1963, durante il Concilio Vaticano II.

Paolo VI è Santo: campane a festa e maxischermo a Concesio

L'OMELIA - E nell'omelia papa Bergoglio ha voluto lanciare un monito ricordando che "dove si mettono al centro i soldi, non c'è posto per Dio e non c'è posto neanche per l'uomo". Cristo, ricorda il Pontefice, "non fa teorie su povertà e ricchezza, ma va diretto alla vita. Ti chiede di lasciare quello che appesantisce il cuore, di svuotarti di beni per fare posto a Dio, unico bene. Non si può seguire veramente Gesù quando si è zavorrati dalle cose. Perché, se il cuore è affollato di beni, non ci sarà spazio per il Signore che diventerà una cosa tra le altre".  Per questo, "la ricchezza è pericolosa e rende difficile persino salvarsi. Non perché Dio sia severo, no! Il problema è dalla nostra parte: il nostro troppo avere, il nostro troppo volere ci soffocano il cuore e ci rendono incapaci di amare", sottolinea il Papa ricordando come ammoniva San Paolo che "l'avidità del denaro è la radice di tutti i mali". 

Francesco ha quindi ricordato la figura di Paolo VI, che "ha speso la vita per il Vangelo di Cristo, valicando nuovi confini e facendosi suo testimone nell'annuncio e nel dialogo, profeta di una Chiesa estroversa che guarda ai lontani e si prende cura dei poveri". "E' bello - ha poi aggiunto il Papa - che insieme a lui e agli altri santi e sante odierni ci sia monsignor Romero, che ha lasciato le sicurezze del mondo, persino la propria incolumità, per dare la vita secondo il Vangelo, vicino ai poveri e alla sua gente, col cuore calamitato da Gesù e dai fratelli. Lo stesso possiamo dire di Francesco Spinelli, di Vincenzo Romano, di Maria Caterina Kasper, di Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù e anche del nostro ragazzo napoletano Nunzio Sulprizio, il santo giovane che ha saputo incontrare Gesù nell'offerta di se stesso. Tutti questi santi, in diversi contesti, hanno tradotto con la vita la Parola di oggi, senza tiepidezza, senza calcoli, con l'ardore di rischiare e di lasciare. Fratelli e sorelle, il Signore ci aiuti a imitare i loro esempi".

Ma non è mancato nemmeno una riflessione sulla Chiesa stessa. "Senza un salto in avanti nell'amore la nostra vita e la nostra Chiesa si ammalano di autocompiacimento egocentrico: si cerca la gioia in qualche piacere passeggero, ci si rinchiude nel chiacchiericcio sterile, ci si adagia nella monotonia di una vita cristiana senza slancio, dove un po' di narcisismo copre la tristezza di rimanere incompiuti", ha aggiunto il pontefice.