Papa Francesco nel messaggio Urbi et Orbi: "Dare vaccini Covid ai poveri"

Il Pontefice prima della benedizione: "Nella pandemia è dilagata la violenza sulle donne, aiutare le vittime"

Papa Francesco durante la benedizione 'Urbi et Orbi' di Natale (Ansa)

Papa Francesco durante la benedizione 'Urbi et Orbi' di Natale (Ansa)

Roma, 25 dicembre 2021 - Dai vaccini alle popolazioni più povere, l'unico modo per superare il Covid, agli effetti perversi legati alla pandemia, tra cui la dilagante violenza sulle donne. E poi ancora l'inarrestabile dramma dei migranti, verso i quali non possiamo "girarci dall'altra parte". Papa Francesco, nel messaggio di Natale pronunciato oggi sotto una leggera pioggia dalla Loggia centrale di San Pietro - non più quindi dall'interno della Basilica com'era in tempi di lockdown - affronta tutte le questioni. Prima della tradizionale benedizione 'Urbi et Orbi', con inni nazionali e picchetti d'onore, e la formula dell'indulgenza plenaria introdotta dal cardinale protodiacono Renato Raffaele Martino, il Pontefice chiede a "Dio-con-noi" di concedere "salute ai malati" e ispirare "tutte le persone di buona volontà a trovare le soluzioni più idonee per superare la crisi sanitaria e le sue conseguenze". Poi, continua il suo messaggio natalizio supplicando di rendere "i cuori generosi, per far giungere le cure necessarie, specialmente i vaccini, alle popolazioni più bisognose. Ricompensa tutti coloro che mostrano attenzione e dedizione nel prendersi cura dei familiari, degli ammalati e dei più deboli".

Il 25 dicembre Bergoglio rivolge un messaggio a chi è vittima di violenza, alle donne e poi agli anziani: "Figlio di Dio - dichiara il Papa -, conforta le vittime della violenza nei confronti delle donne che dilaga in questo tempo di pandemia". "Offri speranza ai bambini e agli adolescenti fatti oggetto di bullismo e di abusi - ha aggiunto -. Dà consolazione e affetto agli anziani, soprattutto a quelli più soli. Dona serenità e unità alle famiglie, luogo primario dell'educazione e base del tessuto sociale".

E poi i migranti, sopratutto dopo il drammatico naufragio di oggi. "Bambino di Betlemme, consenti di fare presto ritorno a casa ai tanti prigionieri di guerra, civili e militari, dei recenti conflitti, e a quanti sono incarcerati per ragioni politiche", ha chiesto papa Francesco. "Non ci lasciare indifferenti di fronte al dramma dei migranti, dei profughi e dei rifugiati - ha proseguito -. I loro occhi ci chiedono di non girarci dall'altra parte, di non rinnegare l'umanità che ci accomuna, di fare nostre le loro storie e di non dimenticare i loro drammi".

Non di meno importanza l'ambiente. "Verbo eterno che ti sei fatto carne, rendici premurosi verso la nostra casa comune, anch'essa sofferente per l'incuria con cui spesso la trattiamo - è la conclusione del Papa -, e sprona le autorità politiche a trovare accordi efficaci perché le prossime generazioni possano vivere in un ambiente rispettoso della vita".