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Papa Francesco non è mai stato così augusto e così alto come nelle fotografie che lo mostrano al mondo seduto. Arreso alla debolezza della carne, della senilità, della vecchiaia, non alla fragilità dello spirito. Il Papa è colto dall’obiettivo quasi a ridere di sé, con una luminosità del sorriso che sembra davvero beffare l’invalidità del ginocchio e prendere in giro la stessa posa in carrozzina dove è costretto dopo l’infiltrazione dei giorni scorsi. Le foto sfidano anche le critiche di chi nella Chiesa lo vorrebbe sempre ieratico e solenne, come Pio XII alto in sedia gestatoria, accompagnato dai flabelli egizi, consegnato alla perpetua icona d’un’inavvicinabilità lontana il più possibile da noi, comuni mortali. Madonna chiede su Twitter un incontro a Papa Francesco: "Ho cose importanti da discutere" Papa Bergoglio poteva riesumare la sedia gestatoria, legittimato dalla sua invalida condizione, come fece Paolo VI, negli ultimi mesi, consumato dall’artrosi, ma se n’è ben guardato. Che lezione ne emerge per questo mondo dove c’è posto solo per la bellezza, la giovinezza e la perfetta forma fisica, uso ad applaudire solo la prestanza degli eroi del piede alla Ibrahimovic, il perlaceo nitore della guancia di Kim Kardashian, costretta nel vestito di Marylin Monroe. La bianca figura del romano Pontefice, Vicario di Cristo, seduta in carrozzella, con tutto il carico della sua fragilità non più nascosta, viene portata a spasso, quasi a condividere la fragilità dell’uomo in quest’ora storica, fra pandemia e orrori della guerra. Sembra la miglior risposta all’accusa di decadenza morale, rivolta all’Occidente dal pensiero oscurantista della Russia di Kirill, il patriarca schiacciato dal peso delle mitre d’oro e dalla sudditanza a Putin, di cui benedice la guerra. Una guerra che è contro l’Europa, di una Russia che della modernità occidentale non ha conosciuto l’Illuminismo, il Positivismo, la psicoanalisi, ma solo gli ...
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