Foto LaPresse
FOTO DI REPERTORIO
17/06/2014
Denuncia di Bergoglio contro il fenomeno tangenti






Pope Francis leads his weekly general audience, in St. Peter's Square, at the Vatican, Wednesday, March 19, 2014. (AP Photo/Andrew Medichini)

Città del Vaticano, 7 luglio 2014 - Dolore e scuse per gli abusi sessuali da parte del clero. Con un profondo sentimento di sofferenza Papa Francesco ha incontrato sei vittime (3 uomini e 3 donne provenienti da Germania, Irlanda e Regno Unito) dello scandalo pedofilia che ha travolto la Chiesa. "Davanti a Dio e al suo popolo - ha detto il prontefice durante l'omelia della messa a Santa Marta - sono profondamente addolorato per i peccati i gravi crimini di abuso sessuale commessi da membri del clero nei vostri confronti e umilmente chiedo perdono". Bergoglio ha chiesto perdono anche per i "peccati di omissione da parte dei capi della Chiesa". Gli abusi del clero sui bimbi, e in particolare i suicidi di chi non ha retto alla pena, "pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza, e su quella di tutta la Chiesa", ha aggiunto Francesco. I sacerdoti che, in una sorta di "culto sacrilego", "hanno profanato la stessa immagine di Dio" e sacrificato i piccoli "all'idolo della loro concupiscenza", ha aggiunto il Papa ribadendo che si tratta di "atti esecrabili che hanno lasciato cicatrici per tutta la vita". "La vostra presenza qui - ha detto rivolto alle sei vittime - parla del miracolo della speranza che ha il sopravvento sulla più profonda oscurità".  COLLOQUI TOCCANTI - Le sei vittime di abusi del clero, dopo la messa a Santa Marta, hanno avuto colloqui individuali con il Papa. La durata totale è stata di oltre tre ore, quindi ogni vittima ha potuto parlare con papa Francesco per circa mezz'ora. Ognuno era accompagnato da un familiare o persona di fiducia che aiutava anche per la traduzione. Il capo della sala stampa vaticana, padre Federico  Lombardi, ha sottolineato come i colloqui siano stati "coinvolgenti e intensi". E' il primo incontro del Papa con vittime di abusi del clero, da lui stesso annunciato nel volo di ritorno dalla Terrasanta.  LAVORO IN PROFONDITA' - Ieri intanto si è riunita la Pontificia commissione per la tutela dei minori, voluta da papa Francesco e coordinata dall'arcivescovo di Boston Soan O'Malley, La commissione, istituita nello scorso marzo, si era riunita una prima volta il primo maggio. Della commissione, composta per metà di donne e per metà di uomini, fa parte anche l'irlandese Marie Collins, da ragazza  vittima di abusi sessuali ad opera di un sacerdote. IL CASO WESELOWSKI - Nel viaggio di ritorno dalla Terrasanta, papa Francesco aveva ricordato che neppure i vescovi colpevoli di abusi sono esenti da essere indagati, e che attualmente ce ne sono tre sotto indagine. Nel frattempo uno di essi, il polacco Jozef Weselowski, ex nunzio a Santo Domingo, è stato riconosciuto colpevole e ridotto allo stato laicale.  SULLA SCIA DI RATZINGER - Papa Francesco rafforza quindi l'idea di una Chiesa rinnovata che sa fare i conti col passato. Il primo papa a incontrare vittime di violenza del clero era stato Benedetto XVI, a Washington, il 14 aprile 2008. Erano seguiti altri incontri durante i viaggi in Australia, Malta, Gran Bretagna e Germania. Ora tocca al successore di Ratzinger portare avanti una linea di verità e confronto.

Cronaca

Città del Vaticano, 7 luglio 2014 - Dolore e scuse per gli&nbsp;abusi sessuali da parte del clero.&nbsp;Con un profondo sentimento di sofferenza Papa Francesco&nbsp;ha incontrato sei vittime&nbsp;(3 uomini e 3 donne provenienti da Germania, Irlanda e Regno Unito) dello scandalo pedofilia che ha travolto la Chiesa.&nbsp;"Davanti a Dio e al suo popolo - ha detto il prontefice durante&nbsp;l'omelia della messa a Santa Marta - sono profondamente addolorato per i peccati i gravi crimini di abuso sessuale commessi da membri del clero nei vostri confronti&nbsp;e umilmente chiedo perdono". Bergoglio ha chiesto perdono anche per i "peccati di omissione da parte dei capi della Chiesa". 
Gli abusi del clero sui bimbi, e in particolare i suicidi di chi non ha retto alla pena, "pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza, e su quella di tutta la Chiesa", ha aggiunto Francesco. I sacerdoti che,&nbsp;in una sorta di "culto sacrilego", "hanno profanato la stessa immagine di Dio" e sacrificato i piccoli "all'idolo della loro concupiscenza", ha aggiunto il Papa&nbsp;ribadendo che si tratta di "atti esecrabili che hanno lasciato cicatrici per tutta la vita".&nbsp;"La vostra presenza qui - ha detto rivolto alle sei vittime - parla del miracolo della speranza che ha il sopravvento sulla più&nbsp;profonda oscurità".&nbsp; 
COLLOQUI TOCCANTI&nbsp;- Le sei vittime di abusi del clero, dopo la messa a Santa Marta, hanno avuto colloqui individuali con il Papa. La durata totale è&nbsp;stata di oltre tre ore, quindi ogni vittima ha potuto parlare con papa Francesco per circa mezz'ora. Ognuno era accompagnato da un familiare o persona di fiducia che aiutava anche per la traduzione. Il capo della sala stampa vaticana, padre Federico &nbsp;Lombardi, ha sottolineato come i colloqui siano stati "coinvolgenti e intensi".&nbsp;E' il primo incontro del Papa con vittime di abusi del clero, da lui stesso annunciato nel volo di ritorno dalla Terrasanta.&nbsp; 
LAVORO IN PROFONDITA'&nbsp;- Ieri intanto si è riunita la Pontificia commissione per la tutela dei minori, voluta da papa Francesco e coordinata dall'arcivescovo di Boston Soan O'Malley, La commissione, istituita nello scorso marzo, si era riunita una prima volta il primo maggio. Della commissione, composta per metà di donne e per metà di uomini, fa parte anche l'irlandese Marie Collins, da ragazza &nbsp;vittima di abusi sessuali ad opera di un sacerdote. 
IL CASO WESELOWSKI - Nel viaggio di ritorno dalla Terrasanta, papa Francesco aveva ricordato che neppure i vescovi colpevoli di abusi sono esenti da essere indagati, e che attualmente ce ne sono tre sotto indagine. Nel frattempo uno di essi, il polacco Jozef Weselowski, ex nunzio a Santo Domingo, è stato riconosciuto colpevole e ridotto allo stato laicale.&nbsp; 
SULLA SCIA DI RATZINGER -&nbsp;Papa Francesco rafforza quindi l'idea di una Chiesa rinnovata che sa fare i conti col passato. Il primo papa a incontrare vittime di violenza del clero era stato Benedetto XVI, a Washington, il 14 aprile 2008. Erano seguiti altri incontri durante i viaggi in Australia, Malta, Gran Bretagna e Germania. Ora tocca al successore di Ratzinger&nbsp;portare avanti una linea di verità e confronto.&nbsp;

Scandalo pedofilia, il Papa incontra le vittime: "Chiedo perdono per gli abusi del clero"

Scandalo pedofilia, il Papa incontra le vittime: "Chiedo perdono per gli abusi del clero" - Cronaca

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Scandalo pedofilia, il Papa incontra le vittime: "Chiedo perdono per gli abusi del clero"

E' il primo incontro del pontefice argentino con vittime di abusi del clero, come da lui stesso annunciato nel volo di ritorno dalla Terrasanta. Una linea di verità e confronto inaugurata da Benedetto XVI nel 2008

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