Martedì 23 Aprile 2024

Palm Beach sfratta Trump: non può vivere qui

I miliardari vicini di casa in Florida: il resort di Mar-a-Lago non ha le autorizzazioni per diventare residenza. Lo dice il contratto d’acquisto

di Giampaolo Pioli

A Mar-a-Lago Donald Trump non è mai uscito dal suo golf-resort da quando il 20 gennaio ha cessato di essere il presidente degli Stati Uniti. Ma gli applausi di incoraggiamento dei suoi fan all’arrivo dell’Air Force One forse potrebbero essere gli ultimi. I ricchi abitanti di Mar-a-Lago (molto più ricchi di lui) lo avevano già minacciato e adesso stanno insorgendo per ’dargli lo sfratto’ mentre tra una settimana il presidente dovrà affrontare il secondo processo per impeachment. Perché tutto questo?

Nel 1993 quando Trump comprò il resort per trasformarlo solamente in un club di lusso, firmò espressamente una clausola con la città di Palm Beach, secondo la quale non avrebbe mai potuto trasferire nel complesso la sua dimora permanente e avrebbe potuto risiedervi non più di 6 giorni consecutivi.

Noncurante delle regole e delle forme, convinto di essere al di sopra delle leggi federali e comunali, l’ex presidente pochi mesi fa, in un atto di rabbia contro New York che non lo amava e continuava a protestare sotto la Trump Tower, cambiò la sua residenza da Manhattan al suo Golf club in Florida. Si fece mandare le schede elettorali a Mar-a-Lago, votò prima via mail, poi è andato a mettere la scheda di persona annullando quelle inviate per posta, per dare visibilità al suo gesto e promuovere la sua candidatura.

In Florida Trump ha vinto contro Biden, ma non le simpatie del consiglio comunale di Palm Beach che è pronto ad emettere pesanti penali o annullare la sua residenza.

L’insurrezione dei miliardari vicini di casa a Mar-a-Lago però ha effetto solo sulla sua permanenza stabile nel golf Club. Ma Trump potrebbe vivere in qualsiasi altro posto della Florida o semplicemente fuori dal suo Golf Club soprannominato la Casa Bianca d’inverno, dove ricevette anche il presidente cinese XI.

Melania aveva già fatto ristrutturare alcune suite ma anche i nuovi uffici per l’ex-presidente nei quali Donald ha ripreso i suoi affari con le diverse società della Trump organization, molte delle quali sono in passivo e hanno bilanci seriamente compromessi , con le banche che si rifiutano di continuare a finanziarlo, anzi chiedono che lui rientri degli oltre 300 milioni di dollari di prestiti in scandenza.

Se non bastasse, a soli 10 giorni dall’addio alla Casa Bianca, Donald Trump si trova già con un giudice di New York che ordina la consegna di tutti i documenti fiscali che sono stati negati per 4 anni (grazie all’immunità presidenziale durante il mandato) perché adesso sono diventati parte di un’indagine civile per frode dietro il sospetto che i bilanci e il valore degli asset dichiarati sia stato gonfiato per ottenere prestiti e sgravi fiscali illegittimi.

In aggiunta, a poco più di una settimana dall’inizio del processo al Senato, Jacob Chansley, ’lo sciamano’ di QAnon arrestato durante l’assalto al Congresso del 6 gennaio, fa dire dal suo avvocato di essere pronto ad andare a testimoniare in aula per dire che le parole di incitamento di Trump "sono state un invito ad andare al Congresso e combattere".