Mercoledì 24 Aprile 2024

Palestre, piscine, cinema e teatri: tutto fermo

Il Dpcm blocca le attività ricreative. Il decreto Rilancio prevede la possibilità di chiedere il rimborso degli abbonamenti ai centri fitness

ROMA

Stop a palestre, cinema e teatri dal 26 ottobre e almeno fino al 24 novembre. Per gli abbonamenti alle prime già sottoscritti si potrà chiedere il rimborso, come previsto dal decreto Rilancio (ma orientarsi nel ginepraio delle norme successive non sarà semplice) mentre sui secondi si abbassa nuovamente il sipario. Ma il mondo dello spettacolo non ci sta e lancia un appello a Conte contro la chiusura: "Il teatro e il cinema – si legge nell’appello che ha tra i promotori e firmatari Massimiliano Finazzer Flory – non possono fermarsi perché sono la riserva invisibile di senso, per la vita pubblica e individuale dei nostri concittadini".

Le attività di cinema e teatri hanno subito numerose variazioni tra chiusure, riaperture contingentate e nuove sospensioni. Agli inizi di marzo era stato disposto il primo stop a tutti gli spettacoli nei cinema e teatri. Il via libera alla ripresa delle proiezioni e delle esibizioni era poi arrivato a partire dal 15 giugno, ma con un massimo di 200 spettatori al chiuso e fino a mille per gli eventi all’aperto. Con il nuovo dpcm, a partire da oggi i sipari tornano ad abbassarsi e si spengono le luci di tutte le sale cinematografiche e teatrali sul territorio nazionale. D’accordo con questa nuova misura anche il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini: "Oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti". Poi, con un tweet sul suo profilo, ha detto che è "un dolore la chiusura di teatri e cinema", ma "lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura".

Elena G. Polidori