Morto Gheddafi (2011),
la Libia è sprofondata
nel caos, diventando
ostaggio degli scontri
fra le numerose milizie
presenti nel Paese.
Nel 2014 il colpo di stato del generale Khalifa Haftar e l’occupazione del Parlamento di Tripoli
da parte dei suoi fedeli fecero esplodere il caos nel Paese. Un anno dopo fu istituito un "governo di accordo nazionale", sotto l’egida dell’ONU e con a capo Fayez al-Sarraj, sostenuto dalla comunità internazionale (compresa l’Italia). Haftar, forte dell’appoggio di Arabia Saudita, Emirati e Egitto, non ha mai riconosciuto l’accordo di pace.