Per approfondire:
- Articolo: Covid, Bassetti: "Numeri di morti e ricoverati sono falsati"
- Articolo: Gismondo: "Gestiamo il Covid come l’influenza, basta col tamponificio"
- Articolo: Così Madrid ci indica la via d’uscita - di Michele Brambilla
- Video: Oms: "Entro 2 mesi metà degli europei contagiati da Omicron"
- Articolo: L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di prendere il Covid
- Articolo: Quarantena con terza dose: cosa fare se positivi
- Articolo: Green pass base e rafforzato: dove serve
Roma, 12 gennaio 2022 - Trattare il virus come una "influenza stagionale" e fermare l’impossibile tracciamento e confinamento dei contagiati e dei contatti stretti. Due nuove chiavi di lettura e di azione per una ritrovata "normalità" senza isterie, fondata sulla "convivenza" con il Covid ultima versione, si fanno strada in Europa e, forse, anche in Italia. L’obiettivo è quello di evitare il panico, non fermare la ripresa della vita sociale e economica, impedire la paralisi delle attività e la "prigionia burocratica" di milioni di connazionali. La proposta non arriva da un simpatizzante No Vax e neanche da un sovranista scettico aperturista a ogni costo, ma dal premier spagnolo, il socialista Pedro Sánchez, che ha spiegato come, tenendo conto dello scarto rilevante tra numero di contagi e numero di morti per Covid, ci siano le condizioni per passare da un quadro di "pandemia" a uno di "malattia endemica". Bollettino 12 gennaio Gismondo: "Gestiamo il Covid come l’influenza" Green pass: rebus servizi essenziali. Quali sono le categorie in ballo Un popolo in quarantena A spingere nella direzione del modello Sánchez sono molteplici fattori. Partiamo dall’impossibilità di ogni tracciamento. Basti pensare che ufficialmente i positivi in Italia sono più di 2 milioni. Ma la cifra rischia di rivelarsi un numero al lotto. "Non è possibile che praticamente nessuno dei 2 milioni di italiani che è risultato infetto dopo il 20 dicembre non sia stato ancora liberato – ha spiegato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco –. È evidente che è saltato il tracciamento". Il problema è che tra i due milioni vi sono centinaia di migliaia di italiani che sono di fatto "prigionieri" della burocrazia sanitaria: perché non hanno ancora ricevuto il certificato che interrompe la quarantena oppure non hanno avuto il rinnovo del Green Pass da parte del ministero alla Salute. Cacciari e terza dose, ...
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