Lunedì 12 Maggio 2025
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Padre e figlio inghiottiti dalla voragine: "Ponte crollato? Perizia un anno fa". Video sequestrato

Vicenza, il sindaco di Valdagno Maurizio Zordan: "Aveva un rischio medio, come altri". Inchiesta per omicidio colposo plurimo. Le telecamere del Comune hanno ha ripreso tutta la scena

Il ponte dei Nori a Valdagno crollato giovedì sera: l'ultima perizia, ha spiegato il sindaco, risaliva a un anno fa

Il ponte dei Nori a Valdagno crollato giovedì sera: l'ultima perizia, ha spiegato il sindaco, risaliva a un anno fa

Vicenza, 19 aprile 2025 – Uccisi dal maltempo. Leone Nardon, 64 anni, e il figlio Francesco (foto in alto), 21, sono morti giovedì sera nella loro Fiat Ulysse, trascinati via assieme all’asfalto inghiottito dal torrente a Valdagno (Vicenza), la furia delle acque ha fatto crollare il ponte dei Nori.

I corpi sono stati ritrovati ieri mattina dai vigili del fuoco a quindici chilometri di distanza. Impressionanti le foto scattate dall’alto dai soccorritori, si vede il pezzo di strada sbriciolata e la corrente minacciosa, che invade le macerie. La procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo, il ponte è sotto sequestro.

La storia per punti

Chi erano Leone e Francesco Nardon

Una comunità è sotto choc. Le vittime erano molto conosciute. Leone Nardon, padre di tre figli, era titolare della Sitec, una ditta di automazione e robotica industriale. Francesco, studente universitario di Ingegneria a Modena, aiutava il padre in azienda e in questi giorni era tornato a casa per le vacanze di Pasqua.

Il video e cosa sappiamo della dinamica

Secondo quanto è stato ricostruito fino a questo momento, la tragedia è avvenuta poco dopo le 20 di giovedì. A quell’ora "il Targa system a poca distanza dal ponte crollato, ha inquadrato l’auto diretta verso nord – chiarisce il sindaco di Valdagno, Maurizio Zordan –. Leone e il figlio erano rimasti in azienda fino a poco tempo prima". Di certo, c’è anche la ripresa di una telecamera della polizia locale. Il frame video è stato posto sotto sequestro. Secondo quanto trapela, si vede l’auto che sprofonda nel torrente Agno. Sembra che il ponte fosse già crollato in parte quando la Fiat Ulysse è transitata. Le condizioni meteo erano proibitive e questo potrebbe aver fatto scattare la trappola mortale. In un primo momento si era diffusa la notizia che padre e figlio fossero morti nel tentativo di aiutare altre persone, vittime dell’ondata di maltempo.

Il recupero dei corpi

L’allarme è scattato quando Leone Nardon e Francesco non hanno fatto ritorno a casa. I vigili del fuoco fin dalle prime ore del mattino hanno fatto partire le ricerche, che sono proseguite per tutta la notte. Alle 9.30 di ieri le squadre dei soccorritori hanno avvistato un corpo, quindici chilometri a valle del ponte. I pompieri con i sommozzatori hanno recuperato Leone Nardon nel bacino di laminazione di Trissino (Vicenza). Dopo circa un’ora, ancora più a valle, è stato trovato il cadavere del figlio Francesco.

"Suona con gli angeli”

Sono di grande commozione le parole che gli amici riservano al ragazzo. "Suona con gli angeli", è il saluto straziante che gli indirizza la Banda cittadina Cornedo Vicentino, una foto ritrae il 21enne sorridente, accanto un altro scatto dove lo si vede mentre suona la tromba. Il suo ritratto: "Era con noi da poco, ma da subito è stato un esempio di dedizione e generosità. Nonostante frequentasse l’università, non mancava mai alle prove e ai nostri servizi quando tornava a Valdagno, dimostrando il suo grande impegno". Poi si racconta di una donazione anonima che Francesco aveva fatto con il papà, "per aiutarci a crescere e sostenere le spese di ristrutturazione della nostra sede".

La perizia sul ponte

E grande commozione esprime il sindaco Zordan. "Conoscevo bene Leone, era una persona discreta e molto disponibile per la comunità", è il suo ricordo. Sul ponte dei Nori, fa sapere il primo cittadino, era stata fatta una perizia un anno fa. Il verdetto? "Un rischio medio, come per tanti altre strutture", risponde. Ora l’inchiesta dovrà chiarire.