Giovedì 18 Aprile 2024

Melzo, mancano posti letto in ospedale: interventi chirurgici rinviati

I cantieri «mangiano» spazi: slittano le operazioni minori di Monica Autunno

Una foto generica di operazione chirurgica (Newpress)

Una foto generica di operazione chirurgica (Newpress)

Melzo (Milano), 10 gennaio 2015 - «Posti letto ancora ridotti causa lavori e da riservare alle emergenze», ricoveri per interventi chirurgici sospesi per due giorni all’ospedale Santa Maria delle Stelle di Melzo. Insorgono i sindacati: «Gravissima situazione di difficoltà e disagi per l’utenza, si diano delle risposte». Risponde a distanza la direzione sanitaria: «Scelta fatta per evitare problemi alle vere emergenze: da oggi (ieri per chi legge, ndr) la situazione è tornata a regime». A denunciare con una nota il «rinvio ad altra data» di tutti i ricoveri per interventi chirurgici (non si sa il numero preciso, all’incirca una quindicina) previsti per 7 e 8 gennaio il sindacato indipendente Fsi dell’Ao di Melegnano nella persona di Massimo Bernabè. Tutta la vicenda va inquadrata in relazione ai lavori di ristrutturazione da tempo in corso al Santa Maria delle Stelle, finanziati per molti milioni di euro. I cantieri ancora aperti hanno «mangiato» spazi e posti letto.

Un problema particolarmente serio per la Medicina, che ora dispone di soli 18 posti letto. «Era imminente - così Fsi nella nota - la riapertura del reparto, 40 posti letto a regime, dopo i lunghi lavori di ristrutturazione. Al raggiungimento del traguardo mancano però opere e personale infermieristico». Eccoci dunque al casus belli, e al caos post natalizio. «Come si sia arrivati alla sospensione delle sedute operatorie dell’8 gennaio scorso è presto detto. I reparti di Chirurgia, Ortopedia ed Ostetricia/Ginecologia accolgono dai 4 agli 8 pazienti della Medicina in modo stabile ormai da mesi, per le carenze di posti letto dedicati causa lavori. Questo aggrava i carichi di lavoro degli infermieri, dosati al centesimo, che devono assistere patologie con prevalente assistenza postoperatoria».

Nei giorni scorsi «l’afflusso di sempre più pazienti internistici ha saturato ogni letto dei suddetti reparti, rendendo impossibile il ricovero programmato dei pazienti che si dovevano operare i giorni 7 e soprattutto l’8 gennaio: una quindicina di interventi di piccola chirurgia (ortopedia programamta e ostetricia). Chi aspettava da tempo il suo turno, si è sentito chiamare a casa per vedersi rinviare ulteriormente l’intervento chirurgico atteso». Rinvii che daranno luogo a rinvii. Gli interventi non svolti nei giorni deputati saranno infatti effettuati nelle prossime settimane. «Il personale infermieristico e medico ha reagito con senso del dovere e abnegazione, cercando di compensare i disagi - ancora la nota - ma ci si sta arrendendo a una grave situazione di incertezza. E pensare che l’ospedale di Melzo è stato appena scelto dalla Regione per rilanciare un punto nascita unico che arrivi a mille parti annui, con chiusura di quello di Cernusco. Ci chiediamo come il rilancio sarà possibile se non si completano i lavori e si rendono operativi i posti letto tuttora sacrificati». Non solo chiururgie e medicina sotto l’obiettivo, ma i 12 letti di Otorino, ridotti a 4 e praticamente cancellati nei giorni scorsi.

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