Trentino, sarà abbattuto l'orso che ha ferito padre e figlio

Il governatore Fugatti pronto a firmare l'ordinanza

Orso bruno

Orso bruno

Trento, 23 giugno 2020 - L'orso, non ancora identificato, che nel Trentino ha aggredito padre e figlio sarà abbattuto. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, è pronto a firmare l'ordinanza per far uccidere il plantigrado che di ieri ha aggredito e ferito i due uomini, sul Monte Peller. Ma riguardo al futuro Fugatti ha intenzione di interpellare il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, circa la presenza degli orsi sul territorio. 

"E' chiaro che un episodio del genere, che si aggiunge a numerosi altri casi di plantigradi che entrano sempre più spesso nei centri abitati a fondovalle, ci impone una riflessione sulla situazione presente sul nostro territorio. In Trentino ci sono fra gli 82 ed i 93 esemplari a cui si aggiungono i nuovi cuccioli. - ha spiegato Fugatti -  Questi numeri mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell'orso con l'uomo". Il governatore, in conferenza stampa, ha aggiunto che "la situazione sarà sottoposta al ministro Costa per avviare una discussione sulla gestione degli orsi che sta diventando sempre più insostenibile". 

Un abbattimento che si rende necessario per la pericolosità dell'animale. Lo scorso anno l'ordinanza di abbattimento nei confronti dell'orso M49, considerato problematico, aveva suscitato molte polemiche. Poi, dopo più catture, le varie fughe lo avevano fatto ribattezzate dal ministro Costa 'M49-Papillon', e ora, dopo che è stato preso con una trappola tubo, si trova nel centro di Casteller, nell'area con tana e recinto interno, per consentire un suo inserimento nell'area faunistica.

Ma per abbatterlo bisogna identificarlo, l'orso che ha ferito padre e figlio con graffi e morsi. Così gli abiti dei due ed altri campioni utili ad consentire di risalire all'animale attraverso l'analisi del Dna, sono stati già inviati al laboratorio della Fondazione Mach.