Giovedì 18 Aprile 2024

Ora Trump spera Dalla Florida parte la rimonta

Il presidente dato per favorito nello Stato del Sud. Biden avanti nei sondaggi, ma ormai è testa a testa

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Sono sempre più due Americhe pronte ad andare a sbattere per un pugno di voti. I sondaggi resistono a favore di Biden, anche se il candidato democratico viene dato in vantaggio oltre il margine d’errore solo in Michigan e Wisconsin. Negli altri Stati chiave continua un incerto testa a testa e in Florida per la prima volta Trump è passato a condurre di mezzo punto nella media dei rilevamenti.

Con i suoi cinque comizi al giorno il presidente vuole proiettare un’immagine vincente, la lunga "onda rossa" spinta da migliaia di persone entusiaste e senza mascherine che lo acclamano a ogni stop, anche se gli autobus in Nebraska sono arrivati con tre ore di ritardo a riprendere i fan costretti a battere i denti sotto temperature gelide. I 270 voti elettorali necessari per la presidenza sembrano un traguardo alla portata di entrambi anche se la corsa di Biden che punta a ricostruire il grande ’muro blu’ degli Stati del nord sembra procedere su un terreno meno montagnoso.

Ma sono le incursioni nei campi avversari con Biden e la Harris in Texas, Arizona, Iowa oltre alla Pennsylvania a spingere i democratici all’offensiva, mentre Trump, a parte il Nevada, sembra molto in difesa, determinato a consolidare gli Stati che lo portarono alla vittoria nel 2016. Se Biden, proiettato a unificare un’America spaccata e polarizzata, cita spesso il Papa, Trump soffiando sul fuoco del negazionisti anti Covid sostiene che il "lockdown" dell’avversario affosserebbe il Paese e "causerebbe molti morti". È un vero ribaltamento dei fatti. Le vittime reali in Usa sfiorano i 230mila e i contagi rimangono sui 70mila al giorno. E a creare nuova controversia è un’inedita registrazione del genero Kushner sempre con Bob Woodward che, ad aprile, diceva: "Trump sta cercando di togliere gli Usa dalle mani dei dottori" per rimanere lui l’unica guida contro la pandemia.

Cresce, in molte città a partire dal Michigan, Wisconsin e Minnesota, la seria preoccupazione per le milizie armate bianche che pretendono di entrare nei seggi per controllare gli spogli nel nome di Trump. I magistrati, con la polizia in allarme, sono al lavoro per chiarire la legalità o meno di questi atteggiamenti. Ieri, con 73 milioni di statunitensi che hanno già votato, è scaduto anche il tempo utile per spedire il voto via posta perché i ritardi nelle consegne rischiano di far arrivare le schede fuori tempo massimo, e comunque non entro le 5 di pomeriggio del 3 novembre. Un inviato della Fox News ha spedito 500 finti plichi elettorali da 6 Stati in bilico tutti tracciabili via computer. Di questi solo l’80% è arrivato a destinazione, il 10% non arriverà entro il 3 novembre e il 9% è andato perso. Con questi limiti, nessuno può prevedere chi vincerà la Casa Bianca, mentre Wall Street nell’incertezza del virus e della ripresa economica continua a crollare.

Giampaolo Pioli