Cambio dell'ora (Fotowebgio)
Roma - Tra poco riporteremo le lancette indietro di un'ora: l'ora solare scatterà nella notte fra il 29 e il 30 ottobre 2022 e durerà fino al 26 marzo 2023. Ma quest'anno sarà davvero l'ultimo per il cambio dell'ora? E cosa succede alla luce della crisi energetica?
La discussione sull'abolizione dell'ora solare ormai va avanti da anni, ma non si è giunti ancora a una soluzione univoca in Europa. Quattro anni fa è stata avanzata la prima proposta seria nell'Ue, promossa in primis dai paesi nord-europei, in quanto le loro giornate sono già molto lunghe durante la stagione estiva. Nel 2018 cinque milioni di cittadini comunitari hanno risposto a una consultazione, di cui il 76% si è espresso favorevolmente all'abolizione del cambio. Anche se finora la Commissione europea non ha trovato una soluzione che accontentasse tutti, sembra probabile che si vada verso una decisione a blocchi. I paesi meridionali potrebbero tenere l'ora legale per tutto l'anno, mentre quelli settentrionali manterrebbero l'ora solare. La Francia aveva già lanciato una propria consultazione popolare sulla questione, e la maggioranza ha scelto di bandire per sempre il cambio orario. L'Italia non ha ancora preso una posizione, anche se il discorso sta tornando al centro dell'attenzione per il caro-bollette. La Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha mandato persino una richiesta ufficiale al governo di abolire il classico sistema, in cui sottolinea come un'ora di luce in più in inverno comporterebbe non solo il risparmio sui costi energetici, ma anche benefici sulla salute.
Dunque anche quest'anno tornerà l'ora solare, se per l'ultima volta o no rimane ancora un mistero. Come sempre dovremo portare le lancette un'ora indietro, dalle 3 alle 2, nella notte fra 29 e 30 ottobre. Quel weekend guadagneremo un'ora di sonno, ma perderemo un'ora di luce al pomeriggio. Secondo 3BMeteo, quei giorni alcuni potrebbero soffrire di problemi di sonno, altri potrebbero avere difficoltà ad adattarsi al nuovo ritmo in quanto la richiesta di cibo da parte del nostro corpo non sarà più sincronizzata con l'effettivo orario dei pasti. Ma niente panico, questi fastidi dovrebbero essere di breve durata e lievi.