Martedì 16 Aprile 2024

Ora il West Nile fa paura: da giugno oltre 230 casi

Preoccupa la situazione in Veneto: 10 pazienti in terapia intensiva a Padova. Il virus colpisce soprattutto gli anziani, ma si ammalano anche i cinquantenni

Una zanzara

Una zanzara

È il Veneto, con 175 casi e nove morti, l’epicentro del’infezione da West Nile Virus che sta colpendo l’Italia dall’Inizio dell’estate. Infezione, trasmessa all’uomo dal morso di una zanzara infetta, che sta facendo registrare incrementi considerevoli di settimana in settimana. A partire da giugno, sulla base dei rilievi dell’Istituto Superiore di Sanità del 18 agosto, sono stati confermati 230 casi nell’uomo e 13 decessi. Nelle rilevazioni del 9 agosto i casi erano 144 e 10 i decessi. Sono 127 quelli che si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (dei quali 14 in Piemonte, 8 in Lombardia, 71 in Veneto, 3 in Friuli-Venezia Giulia, 29 in Emilia-Romagna, 1 in Toscana, 1 Sardegna), 37 sono stati casi identificati in donatori di sangue, 63 casi di febbre (1 in Piemonte, 4 in Lombardia, 55 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 2 in Emilia-Romagna) e 3 sintomatici tutti in Veneto. Proprio il Veneto è la regione a dare il segno più evidente della propagazione dell’infezione. All’ospedale di Padova, in pochi giorni, sono diventati 10 i pazienti in gravi condizioni ricoverati in terapia intensiva. Complessivamente, si trovano 15 malati. "Alcuni di questi pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni. I restanti sono anziani, colpiti duramente da questo virus, che quest’anno sembra particolarmente aggressivo", ha affermato il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università, Giuseppe Dal Ben. L’abbassarsi dell’età delle persone colpite, a fronte di una media che sfiora gli 89 anni, è uno degli elementi che suscita i maggiori timori. Una conferma viene dal terzo registrato in Toscana, questa volta per un 16enne residente a Fucecchio (Firenze) che, riferisce la Asl, "sarà dimesso in giornata" dall’ospedale San Giuseppe di Empoli.

red. int.