Giovedì 25 Aprile 2024

Onda nera sulle spiagge da sogno Il paradiso Mauritius diventa inferno

Maxi sversamento di combustibile da una nave-cisterna rimasta incagliata, la Francia invia aiuti. La paura degli ambientalisti: "Se l’imbarcazione si spezzerà, sarà un danno irreparabile".

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Chiazze nere che galleggiano su acque cristalline e minacciano paradisi di sabbia bianca: le immagini che arrivano da Mauritius sono quelle che nessuno avrebbe mai voluto vedere, e lasciano intravedere un enorme rischio ambientale, che può trasformarsi in un vero e proprio disastro. Tanto da indurre il governo a dichiarare lo ‘Stato di emergenza’ e a lanciare un appello alla Francia a mandare aiuti, con Parigi che ha già disposto l’invio di barriere galleggianti. L’incubo nell’Oceano Indiano è cominciato due settimane fa, in sordina, quando il cargo MV Wakashio, battente bandiera panamense, ma di proprietà di un armatore giapponese, si era incagliato sugli scogli della costa sud-orientale dell’isola situata 550 chilometri ad est del Madagascar.

I 20 componenti dell’equipaggio erano stati tratti in salvo senza grandi problemi, ma giovedì scorso il governo di Mauritius aveva annunciato una falla dalla nave, con la fuoriuscita di combustibile. La nave-cisterna da 101 mila tonnellate di stazza varata nel 2007 trasportava 200 tonnellate di diesel e aveva a bordo altre 3.800 tonnellate di carburante per uso proprio, secondo quanto hanno riferito i media locali. A essere colpita è la costa di Pointe d’Esny, zona protetta dalla Convenzione di Ramsar sulle zone umide: è vicino all’aeroporto di Mauritius, ma soprattutto al parco marino di Blue Bay, altro ecosistema a rischio. Riprese aeree mostrano un’enorme chiazza marrone tra acque turchesi e spiagge e mangrovie già intaccate. Con una decisione senza precedenti, uno "stato di emergenza ambientale" è stato dichiarato nelle ultime ore dal premier mauriziano Pravind Jugnauth, il quale ha confermato che la marea nera rappresenta "un rischio per Mauritius".

Il Paese infatti vive di pesca ma soprattutto di turismo. "Quando la biodiversità è in pericolo, c’è urgenza di agire. Una speranza che il disastro ecologico possa essere limitato è stata suscitata dal portavoce della società giapponese che opera la nave, la Mitsui OSK Lines, sostenendo che parte del carico è stivato in serbatoi separati e quindi non a rischio di fuoriuscita. Gli ambientalisti però temono da giorni che il cargo possa spezzarsi. Una prospettiva evocata dal premier sottolineando il maltempo previsto per questo fine settimana e ammettendo: "non so cosa succederà alla nave".