Martedì 23 Aprile 2024

Omicron spinge verso l’immunità di gregge

Lo studio di Israele che si prepara alla nuova ondata (forse l’ultima) di positivi. Questa variante Covid batte anche il morbillo: è la più contagiosa della storia

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GERUSALEMME

Israele si prepara a una fiammata dei contagi, ma cerca di guardare al lato positivo dell’offensiva di Omicron: l’immunità di gregge, complice anche l’ascesa delle vaccinazioni, ora torna possibile. E potrebbe segnare la svolta nella lotta al ceppo del Covid-19 che gli scienziati pensano essere l’infezione più contagiosa della storia.

"La bufera è in arrivo, già in questi giorni. I casi raddoppieranno, poi raddoppieranno ancora. Già nel prossimo futuro avremo decine di migliaia di contagi al giorno", lancia l’avvertimento il premier israeliano Naftali Bennett, nella seduta settimanale del consiglio dei ministri. Sabato i contagi di Covid sono stati 4.197, il 4,57 % dei test effettuati. I malati gravi sono saliti a 110. La nuova ondata di contagi per la fiammata di Omicron, attesa dalle autorità di Gerusalemme, potrebbe tuttavia raggiungere l’immunità di gregge. Lo ha lasciato intendere il direttore generale del ministero della Sanità, Nachman Ash, parlando ai microfoni di 103Fm Radio. "Il costo sarà di molte infezioni. I numeri dovranno essere molto alti per raggiungere l’immunità di gregge, e questo è possibile", ha dichiarato. Precisando comunque che "non vogliamo raggiungerla attraverso le infezioni, ma vogliamo che accada a seguito della vaccinazione di molte persone".

Omicron tiene così in scacco l’intero pianeta, preoccupato per la sua velocità di trasmissione che, però, non si somma a una temuta maggiore letalità. Anzi, sempre più studi (6 solo negli ultimi giorni), dimostrano che la variante è meno letale, colpendo di più le alte vie respiratorie come la gola e meno i polmoni. Tuttavia con il forte aumento dei contagi continua a esistere un rischio ricaduta sulle ospedalizzazioni, fa notare Anthony Fauci, il consigliere medico della Casa Bianca per la pandemia.

Sulla velocità di propagazione della variante, Roby Bhattacharyya, infettivologo del General Hospital in Massachusetts, ha fatto un paragone con uno dei virus più trasmissibili conosciuti, quello del morbillo. Individuato solo poche settimane fa in Sudafrica, Omicron è già la variante più diffusa in gran parte del mondo. "Si tratta di una diffusione incredibilmente rapida", commenta Bhattacharyya. Una persona affetta da questa malattia infettiva, non vaccinata, argomenta, contagia in media altre 15 persone; una colpita da Omicron ne infetta 6, secondo gli ultimi studi. Ma la differenza sta nei tempi del contagio: il morbillo ha bisogno di 12 giorni in media, ad Omicron ne bastano 4 o 5.

"Un caso di morbillo ne produce altri 15 in 12 giorni – chiosa Bhattacharyya –, uno di Omicron ne produce 6 in quattro giorni; in otto giorni ne ha prodotti 36, 216 in 12 giorni".

red. est.