Omicron Ba5, il Covid rialza la testa in Germania e Portogallo: cosa succede

In Portogallo decessi giornalieri al top da febbraio, salgono i ricoveri. Gli esperti: "In Italia l'estate è salva"

La mappa Ecdc aggiornata al 2 giugno

La mappa Ecdc aggiornata al 2 giugno

Lisbona, 4 giugno 2022 - I casi di Portogallo e Germania riaccendono l'attenzione sul Covid, ma soprattutto sulla sottovariante Omicron Ba.5.  Nelle ultime ore stanno girando diverse notizie sull'impennata dei contagi nel paese lusitano. I numeri parlano di un picco di casi che due giorni fa ha superato le 30mila infezioni nelle 24 ore, scendendo ieri a 26.392. La responsabile di questa inattesa ripartenza sarebbe proprio la mutazione Ba.5.

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L'aumento dei contagi è associato a una crescita di decessi e ricoveri, sia in area medica sia in terapia intensiva. Si parla di un numero di morti mai così alto dal 17 febbraio, ed è corretto. Ma va sottolineato che sono state comunicate ieri 53 vittime, numeri ben lontani dai dati allarmanti pre-vaccinazioni. 

La curva dei ricoveri in area medica e delle terapie intensive è comunque in rialzo e si sta avvicinando ai valori di qualche mese fa. La situazione resta sotto controllo, sebbene a stupire sia la frenetica circolazione del virus alle porte della stagione estiva. Temperature più alte normalmente vengono accompagnate da un calo dei contagi, cosa che non sta accadendo in Portogallo.

Per dare un'idea, nei sette giorni dal 26 maggio al 2 giugno in Spagna sono stati conteggiati 373 casi per milione di abitanti. Nello stesso periodo, il paese lusitano ne ha comunicati 2.888. Quasi otto volte tanto.  Segnali di inversione di tendenza, seppur in forma ridotta, negli ultimi giorni si ravvisano anche in Germania. Almeno questo dicono i dati dei contagi, tornati sopra quota 40mila al giorno. La principale indiziata per il rialzo è ancora la sottovariante Omicron Ba.5, passata tra i tedeschi dallo 0,2% di diffusione a fine aprile al 5,2% del 22 maggio. Praticamente è raddoppiata ogni settimana. 

Gli esperti sull'Italia

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta così i dati di Portogallo e Germania: "Io non credo che Omicron 5 comprometterà l'estate - dice -. È chiaro che la super circolazione che avverrà in estate in Europa ci porterà nel prossimo autunno ad avere Omicron 4 e 5 che saranno predominanti e quindi dovremo tutti insieme sperare che i risultati che arriveranno tra qualche settimana sui vaccini orientati a queste varianti funzionino", aggiunge.

La soluzione, per Bassetti, resta l'immunizzazione in ottobre. "Ma non credo che alla fine sarà un grande problema: i casi decritti ad oggi di Omicron 4 e 5 sono sempre meno gravi e aggressivi, con un durata dei ricoveri inferiore, rispetto alle altre varianti di Omicron".

L'ultima ricerca sulle sotto mutazioni presentata dall'Istituto superiore di sanità, indicava per Omicron 4 e Omicron 5 una prevalenza in Italia rispettivamente dello 0,5% e dello 0,4%. "Certamente queste nuove varianti Omicron - aggiunge l'infettivologo - rispondono un po' meno agli attuali vaccini, ma se Omicron 5 vuol dire aver un'epidemia di raffreddore o comunque di un virus che dà forme meno gravi, ci possiamo convivere". 

In linea con Bassetti il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia. L'ondata di Omicron 5 in Germania e Portogallo "non deve spaventarci, non rovinerà la nostra estate", sottolinea. E ribadisce il focus sull'autunno: "È chiaro che il virus potrò tornare alla carica e per questo occorre farci trovare preparati soprattutto con nuovi vaccini aggiornati alle ultime varianti". 

Su Omicron 5 Pistello rassicura: la sottovariante "segue tutte le altre che si sono già presentate, inizialmente sembrano creare sfracelli, ma poi non è così. Intorno al 12-13 giugno avremo i nuovi dari della survey sulle varianti in circolazione in Italia e sapremo meglio quanto si sono diffuse Omicron 4 e 5".