Torino, 6 novembre 2021 - Rapida svolta nelle indagini per l'omicidio di Massimo Melis a Torino. La polizia ha fermato un uomo, sospettato di aver ucciso il volontario della Croce verde nella notte di Halloween. L'indiziato, Luigi Oste, è stato interrogato a lungo. Gli inquirenti sarebbero arrivati a lui grazie alle telecamere di videosorveglianza. A incastrarlo ci sarebbero anche mail e chat.
Melis, 52 anni, era stato trovato morto nella propria auto parcheggiata in via Gottardo, periferia nord di Torino, ucciso da un colpo di pistola alla tempia. Aveva da poco accompagnato a casa una donna, con cui si frequentava: subito si era pensato a un conoscente di lei.
Lugi Oste, 63 anni, è residente a Torino ma originario di Piazza Armerina (Enna). Secondo la ricostruzione degli inquirenti era invaghito della donna, con cui Melis aveva ricominciato a frequentarsi dopo una precedente relazione, dipendente di un bar di Torino. Rifiutato più volte da lei e mosso dalla gelosia, la notte del 1 novembre avrebbe pedinato Melis per poi raggiungerlo al parcheggio. Avrebbe poi aperto la portiera dell'auto e sparato a bruciapelo.
Oste era già conosciuto alle forze dell'ordine: era stato arrestato a giugno per resistenza a pubblico ufficiale. Ha anche precedenti penali per reati contro il patrimonio e droga. Vittima e assassino abitavano a poche centinaia di metri di distanza. Dopo il delitto Oste ha ripreso normalmente la sua vita, come nulla fosse.
I funerali di Massimo Melis
Oggi a Torino sono stati celebrati i funerali di Massimo Melis. Gremita la chiesa di Sant'Antonio da Padova, dove predomina il colore arancione della casacca di Croce verde e Croce Rossa. La bara è stata portata a spalla dai volontari e amici del 52enne.