Mercoledì 24 Aprile 2024

Torino, 26enne uccide il patrigno a colpi di pistola

La vittima è Domenico Gatti, ex poliziotto di 59 anni. Secondo i primi accertamenti, l'omicida soffrirebbe di disturbi della personalità

La volante dei Carabinieri (foto/Sgattoni)

La volante dei Carabinieri (foto/Sgattoni)

Torino, 19 agosto 2018 - Un litigio degenerato rapidamente in omicidio. Questo quanto avvenuto nella serata di sabato quando Domenico Gatti, ex poliziotto di 59 anni, è stato raggiunto da numerosi colpi di pistola esplosi dal figliastro di 26. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane, che si trovava a cena nella casa di Settimo Torinese dove la madre viveva con la vittima, avrebbe avuto una discussione per futili motivi con l'uomo. A quel punto, il giovane sarebbe uscito di casa, ritornando dopo mezz'ora armato di una pistola calibro 22 con la quale avrebbe esploso inizialmente 3 colpi, 2 indirizzati al torace di Gatti e uno al muro. In seguito alla reazione da parte della vittima, però, sarebbero seguiti altri 6 spari, rivelatisi fatali per il 59enne. 

Il giovane si trova ora in stato di fermo, piantonato dai Carabinieri all'ospedale di Chivasso. Ad avvertire gli uomini dell'Arma sarebbe stato proprio il 26enne, chiamata seguita a quella della madre la quale aveva allertato le forze dell'ordine poco dopo il delitto. Secondo quanto appurato, l'omicida soffrirebbe di disturbi della personalità, ma non sarebbe al momento in cura. Nel frattempo, i Carabinieri di Chivasso hanno ritrovato, abbandonata in un campo, la pistola utilizzata dal ragazzo per consumare l'omicidio, si tratterebbe di un'arma rubata