Francesco Pio D'Augelli, morto dopo essere stato accoltellato a San Severo (Ansa)
San Severo (Foggia), 19 luglio 2022 - Si chiamava Francesco Pio D'Augelli il diciassettenne ucciso a coltellate a San Severo, nel Foggiano. L'omicidio è avvenuto nei pressi della casa della vittimia, in via Lucera. La polizia da ieri sera si è messa alla ricerca di un ragazzino di 15 anni, sospettato di essere l'assassino, che dopo le 13 si è costituito presso la questura di Foggia, dove ci sono stati momenti di tensione tra il padre di Francesco e alcuni parenti del presunto killer. presenti.
Secondo fonti di polizia, l'aggressione è avvenuta ieri sera intorno alle 21.30. Dietro il delitto si nasconderebbero motivi passionali: pare la gelosia per una ragazza, fidanzata del diciassettenne. A quanto si apprende il quindicenne e la vittima avrebbero avuto un litigio già sabato scorso. In quella circostanza il presunto assassino avrebbe minacciato di morte Francesco. Poi ieri sera i due si sarebbero affrontati nuovamente. Il diciassettenne, dopo aver ricevuto la coltellata al fianco, ha percorso qualche decina di metri prima di accasciarsi al suolo. Secondo una tesimone "due macellai della zona hanno cercato di rianimare il ragazzo ma era tutto inutile".
I sanitari del 118 sono intervenuti sul luogo del delitto e hanno trasportato il giovane in ospedale, dove però è giunto morto. Al pronto soccorso della cittadina pugliese ci sono stati disordini dopo l'arrivo dell'ambulanza. Presenti molti componenti della sua famiglia e del suo giro di amicizie. In corso le indagini della polizia.
Il padre: "Ucciso un innocente"
"Hanno ammazzato un ragazzo per bene, un grande lavoratore. Hanno ammazzato mio figlio, un innocente", queste le parole di Americo D'Augelli, padre di Francesco. All'obitorio presente anche la fidanzata della vittima che stringe fra le mani il peluche regalatole da Francesco e continua a ripetere fra le lacrime: "Devo comprare le fedine che voleva Francesco".
Il nonno materno Severino ha confermato che "l'assassino dava fastidio alla fidanzata di mio nipote. Lo aveva già minacciato. Già sabato sera - racconta ancora il nonno - c'era stato un diverbio tra i due ragazzini. Mio nipote era un bravissimo ragazzo. Tutti i giorni si alzava alle 5 del mattino per andare a lavorare con il padre carpentiere. San Severo diventata pericolosa. Non si può più vivere".