Sabato 20 Aprile 2024

Omicidio di Ravenna, il dermatologo registrò la moglie con l'amante

Il ricatto del dermatologo dei Vip, che minacciava la moglie: "Lascialo o diffondo l'audio a tutti"

Matteo Cagnoni con la moglie uccisa Giulia Ballestri (Zani)

Matteo Cagnoni con la moglie uccisa Giulia Ballestri (Zani)

Ravenna, 24 settembre 2016 - RICATTAVA la moglie, il medico ravennate Matteo Cagnoni. E lo faceva minacciando di diffondere, a familiari e conoscenti, le registrazioni audio dei suoi incontri segreti col nuovo compagno, sorpresi nell’intimità. Così, forse, era convinto di tenerla in pugno e impedirle di lasciare il tetto coniugale. Un nuovo inquietante retroscena aggrava la posizione del 51enne dermatologo, in carcere da lunedì per l’omicidio della 39enne Giulia Ballestri da cui si stava separando. Da agosto l’uomo aveva le prove dell’infedeltà, raccolte per lui da un’investigatrice privata. Applicando un Gps sotto l’auto della moglie sapeva sempre dove si trovava. Clonandole il cellulare riusciva a intercettare messaggi e conversazioni tra i due amanti. Alcune di quelle telefonate le avrebbe fatte ascoltare ai propri amici, per indurli a pensare che la vera vittima fosse lui.    INTANTO, a cinque giorni dalla scoperta del delitto, che risalirebbe alla mattina di venerdì scorso, ieri la polizia scientifica è tornata nella villa dell’orrore. Gli investigatori, arrivati anche da Bologna, sono rimasti sulla scena dalle 9 alle 20, alla ricerca di nuovi indizi e reperti. Altri elementi, che vanno sempre nella direzione del medico come responsabile dell’uxoricidio, sebbene lui dal carcere di Sollicciano continui a dichiararsi innocente, sono emersi da una prima analisi dei filmati delle telecamere della zona. L’occhio elettronico posizionato in via padre Genocchi immortala proprio venerdì mattina, negli orari compatibili con quelli dell’omicidio, l’arrivo di un’auto con due persone a bordo che scendono nei pressi della villa. Le immagini non sono nitide, la procura ha motivo di ritenere che si tratti della Chrysler del dermatologo e le due sagome che si scorgono sono proprio quelle di marito e moglie. Tanto che poco dopo soltanto uno dei due fa ritorno alla vettura con la quale si allontana.   UN TASSELLO ulteriore utile a ricostruire le ultime ore di vita di Giulia. Tra le 11 e le 13 viene portata nella villa col pretesto di dover visionare i quadri da vendere nella prospettiva dell’imminente separazione. Perché la donna accetti un invito in un luogo così lugubre, dopo che da mesi si sentiva terrorizzata da lui e nel contesto di una crisi di coppia tanto burrascosa, non è chiaro. Forse proprio perché si sentiva sotto ricatto. Oppure perché era sicura che il padre dei suoi figli mai le avrebbe fatto del male. Fatto sta che l’assassino l’avrebbe sorpresa di spalle, colpendola con una prima bastonata mentre osservava uno dei dipinti, trovato macchiato di sangue. Poi lei è caduta, infatti le altre tracce alle pareti non superano i trenta centimetri d’altezza.