Uccisa dal compagno con 12 coltellate. Il figlio di 4 anni dormiva nella stanza accanto

Femminicidio a Napoli: lei muore qualche ore dopo in ospedale. Lui scappa, poi si costituisce e confessa

Il palazzo di Napoli teatro della tragedia (Ansa)

Il palazzo di Napoli teatro della tragedia (Ansa)

Napoli, 13 marzo 2021 - Ancora un femminicidio in Italia. Non si arresta l'insopportabile striscia di sangue che vede le donne come vittime. L'ultima tragedia oggi a Napoli dove un uomo, Pinotto Iacomino, 43 anni, ha accoltellato ripetutamente la compagna Ornella Pinto, 40 anni a maggio, che è deceduta dopo qualche ora per la gravità delle ferite riportate. La tragedia è accaduta la notte scorsa a Napoli: la donna, 40 anni, madre di un bambino, era stata trasportata all'ospedale Cardarelli dove è stata sottoposta a un disperato intervento chirurgico che purtroppo non è servito per salvarle la vita. Dodici le coltellate inflitte alla povera Ornella: nove ai polmoni.

Dopo aver aggredito la compagna, l'uomo è scappato per costituirsi poi alla stazione dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni. Quindi ha confessato quanto aveva fatto davanti al pm. In base a quanto si apprende da fonti investigative, il delitto sarebbe avvenuto dopo una lite intorno alle 4.30 del mattino, nel quartiere di San Carlo all'Arena. 

I due vivevano insieme da circa sei anni. Secondo una prima ricostruzione, è stata proprio lei a invocare aiuto dopo aver ricevuto 12 coltellate, soprattutto al torace, telefonando alla sorella. La coppia ha anche un bimbo di 4 anni, che dormiva nella stanza accanto a quella in cui la mamma è stata accoltellata.

Tra i due non risultano conflitti familiari accesi. La magistratura hanno sentito parenti e amici della coppia, sequestrati anche i telefoni cellulari di vittima e omicida. 

I vicini

Sconcerto e dolore tra gli abitanti di via Cavolino, nel quartiere di San Carlo all'Arena, a Napoli. La notizia dell'omicidio è un pugno nello stomaco. I due, secondo quanto riferiscono i vicini della coppia che abitava al terzo piano di un palazzo con molte abitazioni, in una zona popolare della città, vicino al deposito dei bus, apparivano come una coppia tranquilla e senza particolari problemi, o almeno così davano l'impressione. Secondo quanto raccontano le persone radunatesi in strada, è stata la sorella a chiamare il 118 dopo aver ricevuto una telefonata della vittima trovata poi in una pozza di sangue.

L'ospedale

La direzione strategica del Cardarelli, attraverso il dg Giuseppe Longo, "esprime grande dolore per la perdita di questa giovane vita". "L'ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna - sottolinea Longo - un gesto vile e di una brutalità inaudita. Fatti come questo dovrebbero spingerci a una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne".

Solo pochi giorni fa in occasione della Festa della donna, il presidente Sergio Mattarella aveva usato parole molto dure contro il femminicidio.