Viadana, 30 settembre 2024 – Rimane in carcere. Fermo convalidato e custodia in carcere per il diciassettenne di Viadana, accusato dell'omicidio volontario premeditato di Maria Campai, 42enne romena.
L'udienza di convalida del fermo davanti al gip del Tribunale dei minori di Brescia, Laura D'Urbino, è iniziata in mattinata alle 10 e si è protratta per circa un’ora e mezza. Il ragazzo di Viadana, occhiali, maglione scuro, è stato tradotto dal Beccaria di Milano a bordo di un'auto dei carabinieri. In aula erano presenti i genitori come prevede la legge in questi casi, in una pausa dell’udienza hanno scambiato un saluto con il figlio.
All'esterno del Tribunale di via Vittorio Emanuele II ha sostato a lungo un gruppetto di romeni, parenti e amici della vittima.
L’interrogatorio
Il giovane non ha scelto il silenzio e ha anzi risposto alle domande del giudice che, al termine, ha firmato un'unica ordinanza di convalida del fermo e di applicazione delle misura cautelare. Secondo la ricostruzione del magistrato bresciano, il diciassettenne e la vittima si sono dati appuntamento a Viadana per un incontro sessuale nel garage del condominio dove il ragazzo vive con la famiglia.
Il giovane ha ucciso Maria stringendola al collo con l'avambraccio e poi colpendola al volto. Ha poi nascosto il cadavere (l'altro resto che gli viene contestato) allo scopo di garantirsi l'impunità. Per l’omicidio volontario viene contestata l'aggravante della premeditazione.
L’avvocato
Al termine, molto riserbo da parte dei difensori, Paolo Antonini e Valeria Bini. L'avvocato Antonini si è trattenuto brevemente con i giornalisti. "Abbiamo deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione. E' prematuro. Sono tutte assolutamente premature".
Il suo assistito?
"È stato sentito. Ha risposto".
Ha fatto ammissioni?
"Su questo non posso rilasciare nessuna dichiarazione. È assolutamente prematuro".
C'è da parte del ragazzo, un dispiacere, una consapevolezza che sta maturando?
"Non intendiamo esprimere alcuna valutazione".
Nominerete un vostro consulente per l'autopsia?
"Lo stiamo valutando".
Il legale aggiunge: "Sono state dette troppe cose spiacevoli, non intendiamo seguire questo turbine mediatico che ha già fatto abbastanza danni sia all'indagine sia alla persona".
Dal punto di vista umano, personale, qual è lo stato d'animo del ragazzo?
"Come si può immaginare. È certo molto colpito".
Si può pensare alla presenza di altri, di qualche complice?
"Su questo non intendiamo rispondere. Non ci sono elementi".
La premeditazione?
"Non siamo in grado di fare alcuna valutazione a oggi. Ci pare un’ipotesi complessa".
Le indagini
In mattinata il Ris di Parma ha effettuato un sopralluogo nel garage del condominio di via Monteverdi dove sarebbe stata uccisa Maria Campai. Il Luminol ha rilevato altre tracce ematiche dopo quelle già individuate. Gli esperti di Parma si sono trattenuti per circa tre ore nel garage con l'obiettivo di ricostruire quanto accaduto la sera dello scorso 19 settembre nello stabile di via Monteverdi.