Venerdì 12 Aprile 2024

Omicidio alla discoteca Copacabana, fermato un secondo romeno che avrebbe partecipato al delitto

Un omicidio feroce, tre le coltellate sferrate a Ljatifi, padre di cinque figli e residente in uno degli appartamenti della Torre Cimabue nel quartiere di San Polo di Beatrice Raspa

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omicidio al Copacabana a Roncadelle 9 dicembre 2014.Ph Fotolive Simone Venezia

Brescia, 17 dicembre 2014 - Novità sull’omicidio di Roberto Ljatifi, il trentenne italo-serbo ucciso a coltellate la notte tra l’8 e il 9 dicembre scorso nella discoteca etnica Copacabana Manele di Roncadelle: lunedì una seconda persona è stata fermata con l’accusa di avere partecipato al delittoA quanto trapelato, sarebbe un romeno di 32 anni, identificato e bloccato in Italia, fuori dai confini della Lombardia. Per avere dettagli bisognerà attendere la convalida del provvedimento, prevista domani. Sarebbe dunque un connazionale di Marius George Bonoru, il 25enne localizzato a Milano qualche giorno fa e dall’11 dicembre rinchiuso nel carcere di Brescia di Canton Mombello.

Bonoru è ritenuto l’autore delle tre coltellate mortali inferte al petto di Ljatifi, padre di cinque figli, residente nelle case popolari di San Polo in città dopo un periodo al campo nomadi di via Orzinuovi. Il 25enne sarebbe stato riconosciuto da alcuni testimoni, tra cui i familiari della vittima che erano presenti nel locale quella notte e che avrebbero assistito alla rissa. Bonoru, rimasto in cella dopo la convalida del fermo, durante l’interrogatorio davanti al gip ha però negato qualsiasi responsabilità.

Stando alla sua versione, ad aggredire per primo sarebbe stato Ljatifi, che all’improvviso avrebbe scagliato un bicchiere di vetro colmo di alcolici verso il gruppo dei romeni. La presunta canzone “contesa”, prenotata dal trentenne e dagli amici allungando una mancia al cantante romeno Adrian Minune che si esibiva sul palco della discoteca, non sarebbe a suo dire la miccia scatenante della zuffa, al contrario di quanto ricostruito in prima battuta dagli inquirenti.

Quel che è certo è che, intorno alle quattro del mattino, in un locale affollato da centinaia di persone, serbi e romeni, è comparso un coltello a serramanico. Un buttafuori di origine francese, un 46enne che controlla gli avventori, si è subito messo in mezzo temendo il ferimento di altre persone. L’uomo, nonostante le ferite rimediate a un braccio, ha tentato un inseguimento, ma è stato inutile. Abbandonato il coltello sul pavimento della discoteca, chi ha colpito si è dileguato in auto.