Sale ad almeno 154 persone uccise il numero delle vittime della violenta repressione delle proteste scatenate dalla morte mentre era in arresto della giovane Mahsa Amini. La stima è stata diffusa dalla ong Iran Human Rights, che ha sede a Oslo. Secondo le informazioni, i morti sono distribuiti in 17 province, in particolare Sistan, Baluchistan, Mazandaran, Gilan e Azerbaijan occidentale. Nella sola città di Zahedan sono morte 63 persone. "L’uccisione dei manifestanti in Iran equivale a crimini contro l’umanità. La comunità internazionale ha il dovere di indagare di impedire che la Repubblica islamica ne commetta altri", ha dichiarato il direttore dell’istituto, Mahmood Amiry-Moghaddam.
CronacaOltre 150 vittime