Giovedì 18 Aprile 2024

Olanda, nozze gay permesse anche ai reali Il premier: la principessa sposi chi vuole

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AMSTERDAM

Amalia-Catharina d’Orange-Nassau, principessa ed erede al trono dei Paesi Bassi, non ha ancora 18 anni ma ha già dato sia pure indirettamente un imprinting chiaro al suo prossimo regno: ancor più apertura e ancor più inclusività. È toccato al premier Rutte esplicitare ai parlamentari del Paese, che ha legalizzato vent’anni fa il matrimonio gay, che "nulla impedisce alla principessa ereditaria Amalia di sposare una donna, se lo desidera" e che questo, per il governo, "non è un problema". In altre parole la futura regina non dovrà rinunciare al suo ruolo e alla sua posizione nella linea di successione se dovesse optare per una consorte invece che per un consorte. Poco si sa della vita privata della bionda principessa, ma il passo avanti è storico, anche per le apertissime monarchie del nord Europa. Certo è che il dibattito è nato dal polverone scatenato dal libro di Peter Rehwinkel ‘Amalia-duty calls’.

Il matrimonio dell’erede al trono in Olanda deve essere approvato dal parlamento e, spiega l’autore, la legge sul matrimonio omossessuale approvata nel 2000 non si applica ai reali in quanto "da una tale unione non possono nascere bambini" e dunque "è in gioco l’essenza stessa della monarchia ereditaria". Così, alla precisa richiesta di chiarimenti da parte dei conservatori del Vvd, il premier è andato dritto al sodo. Ma precisando che la questione non riguarda Amalia in particolare e che la posizione del governo vale per ogni erede al trono. Nessun commento da parte della famiglia reale e tantomeno dalla primogenita di Guglielmo Alessandro e Maxima Zorreguieta che, comunque, si è già conquistata le simpatie dei futuri sudditi dichiarando di voler rinunciare alla rendita che le spetta dal giorno del 18esimo compleanno. Una paghetta da 1,6 milioni di euro l’anno.