Sabato 20 Aprile 2024

Covid in Olanda: terapie intensive piene. Primi pazienti trasferiti in Germania

L’Oms lancia l’allarme Europa: entro primavera si rischiano 700mila vittime

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ROMA

Non c’è più posto nelle terapie intensive dei Paesi Bassi. La quarta ondata sta colpendo duramente il Paese che è costretto a trasportare alcuni pazienti affetti dal Covid-19 in Germania per alleviare la pressione sulle rianimazioni sempre più sature. Lo riporta l’agenzia di stampa olandese Nos, dando notizia dei primi due pazienti trasferiti dal Franciscus Gasthuis & Vlietland di Rotterdam all’ospedale Bgu di Bochum. "Trasferendo i pazienti intendiamo creare spazio in modo che le capacità di terapia intensiva rimangano disponibili sia per i pazienti Covid, sia per le cure regolari", ha spiegato la portavoce del Centro di coordinamento nazionale per la distribuzione dei pazienti (Lcps), Monique Jacobs.

Che l’Europa in generale sia al centro della nuova ondata pandemica lo certifica anche l’Oms. Per l’Organizzazione mondiale della sanità la situazione nel continente è "molto grave", con oltre 4.200 morti a giorno e il rischio di 700mila vittime entro la primavera. L’elemento di maggiore preoccupazione, in prospettiva, è la crescente pressione dei nuovi malati sulle terapie intensive, come dimostra lo stesso caso olandese. Anche in Germania comunque i posti letto in rianimazione in alcune regioni sono già esauriti. Nel Paese preoccupa inoltre il dato delle immunizzazioni: solo il 68% della popolazione coperta, un numero ben al di sotto rispetto agli Stati più virtuosi, come Portogallo e Italia.

Il tema vaccini resta in cima alle preoccupazioni dell’Oms, che ha rilevato come in alcuni Paesi europei la copertura sia addirittura inferiore al 10%, mentre in generale tutta l’Europa orientale e balcanica è in forte ritardo.