Martedì 23 Aprile 2024

Offese sessiste all’arbitra Maxi squalifica per l’allenatore

Migration

di Claudio Masseglia

Una partita a porte chiuse, 200 euro di multa e allenatore squalificato fino al 30 giugno, quindi ampiamente dopo la fine del campionato. La mazzata è arrivata sulla squadra Giovanissimi Under 15 provinciali della Santerenzina, punita con la mano pesante dal giudice sportivo del comitato Figc di Spezia per quanto accaduto lo scorso week end, al termine della partita persa in casa con i pari età del Canaletto. Risultato netto (0-3), maturato però solo nel finale, e proprio a pochi secondi dal fischio di chiusura l’arbitro, una ragazza di 22 anni della sezione arbitri Aia di Spezia, sarebbe stata insultata con "numerose frasi offensive e discriminatorie per motivo di sesso" da parte dell’allenatore della squadra di casa, mentre analoghi epiteti erano già stati rivolti nel corso della partita dai tifosi della Santerenzina e da "calciatori non meglio identificati". Sempre sullo stesso tono, con frasi "discriminatorie per motivi di sesso", riferendosi quindi al suo essere arbitro-donna. E sulla base del referto del giovane fischietto, il giudice sportivo ha punito la Santerenzina con una partita da giocare a porte chiuse e una multa di 200 euro, mentre l’allenatore invece dovrà restare lontano dalla panchina fino al 30 giugno.

Una ricostruzione dei fatti contestata con fermezza dal presidente della Santerenzina, Francesco Pardini. "Siamo a dir poco perplessi di quanto emerso – dice – ero presente alla partita col resto della dirigenza e non abbiamo assistito a nulla di quanto è stato poi riportato sul referto". Per fare piena chiarezza Pardini ha chiamato l’allenatore "che mi ha assicurato di aver detto all’arbitro ‘devi andare a fare dell’altro, mi rovini il lavoro di una settimana’. Nessun’altra frase di contenuto discriminatorio o sessista. La squalifica è sicuramente esagerata". Vicenda destinata a non chiudersi qui perché la società spezzina ha già preannunciato ricorso.

"Non giustifico nessuno, ma come società vogliamo capire cosa è stato scritto sul referto: vorrei anche poter avere un confronto fra la direttrice di gara e l’allenatore al più presto, proprio per fare luce su quanto accaduto". Un primo passo intanto è arrivato ieri mattina dagli stessi Under 15 della Santerenzina, che hanno consegnato una rosa al direttore di gara della loro partita, da donare alla ragazza finita al centro della vicenda. Un gesto distensivo arrivato nella giornata più triste, con la partita giocata a porte chiuse e senza genitori sugli spalti a fare il tifo per i figli.