Occupazioni, si ricomincia Il blitz dei liceali a Roma

Dopo gli scontri alla Sapienza l’azione all’"Albertelli". Oggi il comitato di sicurezza

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Massima attenzione, oculatezza nelle decisioni e cercare di fare opera di mediazione. Il giorno dopo le tensioni alla Sapienza di Roma, dove si sono registrati scontri tra appartenenti ai collettivi studenteschi e polizia, a margine di una manifestazione indetta da Azione Universitaria, sigla legata a Fratelli d’Italia, è il capo della polizia, Lamberto Giannini a delineare il perimetro in cui dovranno operare nei prossimi mesi le forze dell’ordine in tema di ordine pubblico. "Importante sarà cercare di fare opera di mediazione – ha detto oggi Giannini – sto andando in tutte le questure per avere il polso della situazione, bisogna conoscere in maniera preventiva lo stato delle tensioni". Per il capo della polizia "la protesta va garantita, ma va trovato il modo migliore per evitare turbative all’ordine pubblico".

Meloni, nel suo intervento martedì alla Camera, ha toccato il tema “sicurezza“, tracciando le coordinate dell’attività che l’Esecutivo intende mettere in atto nei prossimi mesi. "Vogliamo fare della sicurezza un dato distintivo – ha detto la premier –. Vogliamo prendere l’impegno di riavvicinare ai cittadini le istituzioni, ma anche di riportare in ogni città la presenza fisica dello Stato". Oggi al Viminale è fissato il primo Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal neoministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Segnali di fermento dal mondo della scuola e dell’università. A Roma, dopo i fatti di martedì, i ragazzi del liceo classico Pilo Albertelli hanno occupato l’istituto. I collettivi hanno indetto per oggi, sempre nella Capitale, un’assemblea pubblica. "Discuteremo di quanto accaduto alla Sapienza e proseguiremo nella costruzione di una vera opposizione ai fascisti e agli interessi che rappresentano", dicono i ragazzi di Cambiare Rotta.

Dal canto loro gli studenti di Azione Universitaria affermano che se "i collettivi si vogliono riunire in assemblea, non c’è nessun problema", ma "il problema è quando determinate sigle cercano di interrompere degli eventi culturali: e se c’è il rischio di scontri è normale l’intervento delle forze dell’ordine. Non fa piacere vedere quello che è stato visto a Roma, quelle immagini non sono belle".