Nuovo Dpcm Draghi, ecco la bozza inviata alle Regioni. Testo in Pdf

Scuole superiori in presenza almeno al 50%, bar e ristoranti non riapriranno la sera. Restano chiuse palestre e piscine, salta la stagione sciistica. Chiudono barbieri e parrucchieri nelle zone rosse. Dal 27 musei aperti nel weekend su prenotazione

Consiglio dei ministri (Ansa)

Consiglio dei ministri (Ansa)

Roma, 26 febbraio 2021 - C'è la bozza del nuovo Dpcm Draghi, che sostituirà quello in scadenza il 5 marzo. Una cabina di regia con il premier e alcuni ministri delle forze di maggioranza - Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Maria Stella Gelmini, tra gli altri - si è tenuta a Palazzo Chigi oggi, proprio per fare il punto sul documento. La linea del rigore non cambia: la bozza inviata alle Regioni conferma, di fatto, le misure di contenimento che scadranno il sei marzo, prorogandole fino al 6 aprile. Ora "si cerca un'intesa con le Regioni per dare ristori immediati", dicono fonti di governo. Inoltre è istituito presso il ministero della Salute un tavolo tecnico di confronto per procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione di rischio. 

Chiusure e riaperture

Dal testo emerge che restano chiuse palestre e piscine. Salta inoltre definitivamente la stagione sciistica. Chiudono barbieri e parrucchieri nelle zone rosse: "Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24", tra parentesi però è riportato che dall'"allegato 24 vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere". Inoltre la bozza specifica che anche in zona bianca restano chiuse fiere, congressi e discoteche: "Sospesi gli eventi - si legge nella bozza - che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".

Sono anche previste riaperture, anche se non da subito: dal 27 marzo riapriranno - nel rispetto di specifici protocolli - cinema e teatri mentre sarà possibile andare al museo anche nei week end.

La bozza in Pdf

Dpcm in vigore anche a Pasqua

Le misure saranno valide anche a Pasqua: "Le disposizioni del presente decreto - si legge nel testo - si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021", ovvero il giorno dopo Pasquetta.

Bar e ristoranti: le regole

I locali non riapriranno la sera. Nelle zone gialle "le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 fino alle ore 18,00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.  Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.  Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00. 

Visite a parenti e amici

Nelle zone gialle si possono andare a trovare - ma una sola volta al giorno -  amici e parenti che abitano all'interno della stessa regione. Ammessi i figli under 14 e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Nelle zone arancioni le visite sono concesse solo entro il perimetro del Comune, mentre nelle zone rosse sono proibite. Dalla bozza, rispetto agli altri Dpcm, sparisce la 'forte raccomandazione' di non ricevere in casa persone diverse dai conviventi". Restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose".

Spostamenti

Il nuovo dpcm conferma il divieto di spostamento tra regioni. "Ai sensi dell'art. 2 del decreto-legge 23 febbraio 2021, n. 15, fino al 27 marzo 2021 sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o 2 province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione", si legge nella bozza.

Seconde case

È consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.

Shopping

Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta, cura della persona, parrucchieri. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati. 

Scuole superiori in presenza al 50-75%

Quanto alle scuole, il governo conferma l'apertura delle superiori fino a un minimo di 50% in presenza e fino a un massimo del 75%. Ma fonti di governo puntualizzano che la questione  in realtà è ancora aperta, tanto che è stato chiesto un parere tecnico al Cts per valutare l'impatto delle varianti sul sistema scolastico. "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado - si legge nella bozza - adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, almeno al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l'attività didattica in presenza. La restante parte dell'attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza".  Nel testo, di differente rispetto al precedente Dpcm, è inoltre riportato che "al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa". 

Musei aperti anche nei festivi

Dal 27 marzo riaprono anche i musei, istituti e luoghi di cultura anche il sabato e i giorni festivi. Ma la visita va prenotata con almeno un giorno di anticipo. "A far data dal 27 marzo 2021, il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l'ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo", si legge nella bozza del dpcm. "Resta sospesa l'efficacia delle disposizioni regolamentari di cui all'art. 4, comma 2, secondo periodo, del decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali 11 dicembre 1997, n. 507, che prevede il libero accesso a tutti gli istituti e ai luoghi della cultura statali la prima domenica del mese".

Le regole per cinema e teatri

A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Nel testo si legge tra l'altro che "le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all'aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni" stabilite dal Dpcm.

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