Giovedì 18 Aprile 2024

Nuovo attacco, 13enne palestinese spara Netanyahu: annienteremo tutti i terroristi

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Dopo meno di 14 ore Gerusalemme è tornata sotto attacco del terrore. Un palestinese di 13 anni, nel quartiere misto di Silwan, ha aperto il fuoco non distante dal Muro del Pianto e in pieno shabbat, su un gruppo di israeliani ferendone due, padre e figlio. Israele ha elevato lo stato di allerta nel Paese, con ulteriori spiegamenti di forze in Cisgiordania (3 battaglioni) e il presidio della polizia in luoghi pubblici. "La nostra reazione – ha detto il premier Benyamin Netanyahu aprendo la riunione del Consiglio di difesa a Tel Aviv – sarà forte, veloce e precisa". "Sigilleremo e demoliremo le case dei terroristi con un processo accelerato", ha aggiunto confermando nuovi provvedimenti. "Non vogliamo escalation – ha concluso –, ma siamo pronti a ogni nuovo scenario". In discussione anche una estensione dei permessi per il porto d’armi e azioni più incisive nei confronti delle famiglie e degli amici dei terroristi. L’attentatore di ieri, secondo Kan tv, si chiama Muhammad Aliyat, originario di Silwan e, secondo la ricostruzione della polizia e come si vede in un video di una camera di sorveglianza diffuso sui social, ha atteso nascosto fra le auto che un gruppo di israeliani passasse in una strada del quartiere. Quindi ha armato la pistola e aperto il fuoco. Il gruppo si è sparso, poi la reazione dei due israeliani – tra cui uno dei feriti che è un soldato fuori servizio – che hanno colpito con spari l’autore dell’attacco. Ora è piantonato in ospedale. Il nuovo attentato, in risposta al raid israeliano di Jenin che ha ucciso 9 palestinesi, ha ulteriormente inasprito la tensione ancora alta dopo l’attacco palestinese che ha falcidiato sette israeliani nei pressi di una sinagoga a Neve Yaacov, quartiere ortodosso a nord-est di Gerusalemme. Tra le vittime anche una coppia di sposi, Eli e Natalie Mizrahi, scesi in strada per soccorrere i primi feriti senza accorgersi che l’attentatore era ancora in azione. Una degli uccisi è una donna ucraina residente per lavoro in Israele. E c’è anche un minore di 14 anni. L’attentato ha suscitato lo sdegno internazionale. La Ue, pur definendosi "sconvolta dall’attentato", ha sottolineato, in riferimento alle operazioni di Israele in Cisgiordania, che "la forza letale deve essere usata solo come ultima risorsa". Nelle ore seguenti all’attentato di ieri sera, la polizia ha arrestato 42 persone tutti residenti del quartiere di a-Tur, a Gerusalemme est.