Mercoledì 24 Aprile 2024

Mattarella premia 32 eroi comuni. Ecco chi sono e le loro storie

Il capo dello Stato ha conferito, motu proprio, le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, solidarietà o soccorso

Il presidente Sergio Mattarella (Ansa)

Il presidente Sergio Mattarella (Ansa)

Roma, 20 dicembre 2019 - Gli eroi non sono sempre famosi. E agli eroi comuni ha pensato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ha conferito, motu proprio, trentadue onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell'integrazione, della ricerca e della tutela dell'ambiente.  "Il presidente Mattarella - sottolinea una nota del Quirinale - ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani".

Sono uomini e donne, ottuagenari e giovanissimi, religiosi e non. Sono la parte buona, spesso nascosta, della nostra società e hanno storie diversissime tra loro ma hanno anche molto in comune: la spinta ad aiutare il prossimo. E così ecco le 32 storie degli eroi comuni, che non esitano a intervenire in soccorso di qualcuno in pericolo o organizzano associazioni per cambiare le cose. Tutte vite che 'fanno la differenza'.

L'elenco dei premiati dal capo dello Stato

Alessandra Rosa Albertini, 68 anni (Pavia) 'Per la esemplare generosità con cui ha sostenuto, in prima persona, la ricerca scientifica ribadendo il suo strategico valore per il futuro del nostro Paese'. Biologa genetista, ha lavorato all'Università per 40 anni e da gennaio 2019 è in pensione.  Nel febbraio 2019, ha donato all'Università 250mila euro da utilizzare per cofinanziare le posizioni di ricercatori a tempo determinato, junior, e di assegnisti di ricerca. 

Samba Diagne, 52enne senegalese, "Per il suo prezioso contributo in soccorso di un caporalmaggiore dell'esercito italiano aggredito con delle forbici e ferito dall'attentatore a Milano". Giunto in Italia quasi 30 anni fa e padre di 5 figli, dopo aver svolto diversi lavori, da circa 4 anni è occupato come addetto alla sicurezza in alcuni negozi milanesi.  Nel settembre 2019 è intervenuto in soccorso del Caporalmaggiore dell'Esercito Matteo Toia, aggredito con delle forbici e ferito da Mohamad Fathe in Piazza Duca d'Aosta a Milano. Mentre l'aggressore cercava di darsi alla fuga, Samba è riuscito a fermarlo e disarmarlo. L'aggressore è stato poi arrestato con l'accusa di attentato per finalità terroristiche, tentato omicidio e violenza a pubblico ufficiale. Samba Diagne ha dichiarato: "Sono contento di aver contribuito a fermare una persona pericolosa. Anche io sono un musulmano: mi dissocio da chi compie violenze in nome di Allah. Chi lo fa è solo un esaltato".

Gaetano Angeletti, 76 anni (Corridonia-MC),  'Per il suo quotidiano impegno nel sostegno alle famiglie con problemi di disagio giovanile e nel contrasto alla tossicodipendenza'. Pensionato, già titolare della tipografia Taf srl e presidente dell'Associazione 'La Rondinella' di Corridonia. Nel 2005 il figlio Manolo, di 30 anni, muore per un'overdose di cocaina. Questa tragedia è alla base del suo impegno, insieme alla moglie Gabriella, per la fondazione e promozione dell'Associazione 'La Rondinella'.

Suor Gabriella Bottani, 55 anni (Milano), premiata: "Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani". Suora comboniana, per anni in missione in Brasile, è la coordinatrice di "Talitha Kum", una rete internazionale contro la tratta di esseri umani che opera in 77 Paesi.

Pompeo Barbieri, 25 anni (San Giuliano di Puglia - CB), 'Per il suo encomiabile esempio di reazione alle avversità e di impegno sociale'. Il 31 ottobre 2002, giorno del crollo della scuola 'F. Jovine' di San Giuliano di Puglia, frequentava la classe terza elementare. Estratto vivo dalle macerie, gli è stata riscontrata la lesione del midollo che lo costringe su una sedia a rotelle. Nel 2012, sempre a causa dei danni riportati, è stato sottoposto a trapianto di rene, donato dal padre. Nel 2013, insieme ad altri sopravvissuti di quel tragico crollo, ha fondato l'Associazione di volontariato 'Pietre Vive'. E' anche campione di nuoto paralimpico: il 4 marzo 2019 ha vinto due medaglie d'oro nei 50 metri e 100 metri stile libero.  

Christian Bracich, 44 anni (Trieste), 'Per il suo esemplare contributo nella promozione di politiche aziendali fondate sulla conciliazione tra vita professionale e familiare e sulla tutela del valore della persona anche nel mondo del lavoro'. Amministratore Unico della Cpi-Eng, azienda di ingegneria e progettazione meccanica con circa 40 dipendenti, nell'aprile 2018 ha trasformato un contratto a tempo determinato di una dipendente in attesa di un figlio in uno a tempo indeterminato con un aumento di stipendio. L'azienda si distingue per una attenta politica di conciliazione. In assenza di un nido, ha stabilito un accordo con una associazione culturale triestina che cura uno spazio di coworking con educatrici dedicate ai bambini. 

Romolo Carletti (noto come Romano), 84 anni (Montemignaio - FI), 'Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che lo ha visto ogni giorno accompagnare a scuola un bambino non vedente altrimenti impossibilitato a frequentarla'. Pensionato, vive in una zona montana nel comune di Montemignaio. Tutte le mattine accompagna e riprende da scuola Xhafer, un bambino macedone di 7 anni, non vedente dalla nascita che vive con la famiglia in una casa vicina. Il padre di Xhafer lavora come taglialegna e già dall'alba è nei boschi, la madre non ha la patente e lo scuolabus non è utilizzabile senza una specifica assistenza che al momento non è stato ancora possibile predisporre. La scuola è a Pelago, e per Romano sono 60 km al giorno di curve e tornanti tra gli abeti.  

Elisabetta Cipollone, 57 anni (Milano), 'Per il suo encomiabile impegno, in memoria del figlio Andrea, per garantire l'accesso all'acqua potabile in Paesi disagiati'. Nel 2011 ha perso il figlio Andrea, di 15 anni, in un incidente stradale. In sua memoria ha dato vita a un progetto volto a raccogliere fondi per realizzare pozzi di acqua potabile in Etiopia. L'idea è nata dai disegni di Andrea, da bambino, dedicati al tema dell'acqua: in occasione di un viaggio in Egitto, rimase colpito dai suoi coetanei costretti a tirar su da pozzi scavati a mano acqua nera per poi berla. La sua ambizione più grande è quella di creare un punto d'acqua lungo la linea di confine tra Etiopia ed Eritrea chiamato 'The peace well'.

Maria Coletti, 50 anni (Roma), 'Per l'appassionato e coinvolgente contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione'. Rappresentante dell'Associazione 'Pisacane 0-11', formata da genitori dei bimbi che frequentano la scuola dell'infanzia e primaria Carlo Pisacane, nel quartiere di Torpignattara di Roma, uno degli istituti italiani con il maggior numero di studenti 'stranieri' (molti dei quali sono nati in Italia). L'Associazione è nata nel 2013 e i volontari, nell'ambito del doposcuola autogestito, si impegnano soprattutto nel supportare nell'apprendimento dell'italiano e nell'aiutare con i compiti i bambini con genitori stranieri che non parlano bene la nostra lingua. 

Giovanna Covati, 58 anni (Piacenza), 'Per lo straordinario coraggio e altruismo con cui, senza esitazione, ha protetto, con il proprio corpo, una bambina dal violento impatto con un trattore fuori controllo'. Nell'agosto 2018, nella località Le Rocche, sulle colline di Bobbio (Piacenza), in occasione della vendemmia, un trattore fuori controllo, senza alcun conducente, sbanda in un vigneto. Giovanna Covati si trovava nel vigneto, vicino a lei c'era una bambina, Caterina. Quando il trattore si avvicina, Giovanna si butta d'istinto su Caterina facendole da scudo mentre il trattore le investe. In seguito all'impatto violento Caterina si salva mentre Giovanna subisce fratture e lesioni da schiacciamento. Il 30 giugno 2019 il Prefetto di Piacenza le ha consegnato il Premio 'Solidarietà per la vita' Santa Maria del Monte.

Giuseppe Distefano, 70 anni (Riposto - CT), 'Per la sua dedizione e il suo encomiabile impegno nella divulgazione e promozione della cultura del dono degli organi'. Pensionato, già dirigente scolastico in Istituti superiori del vicentino, trent'anni fa ha perso il figlio di 15 anni, Luigi. Insieme a sua moglie decise di acconsentire all'espianto degli organi. Da allora si è impegnato nell'Associazione Italiana per la Donazione di Organi (Aido). 

Emanuela Evangelista, 51 anni, 'Per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione'. Biologa, è Presidente di Amazonia Onlus e Vicepresidente dell'Associazione Trentino Insieme. In Amazzonia dal 2000, anno in cui scrisse la sua tesi di laurea, vi si è trasferita nel 2013. Vive in un villaggio della tribù dei Caboclos, regione dello Xixuaù nel cuore della foresta, nello stato brasiliano di Roraima. È impegnata in progetti di cooperazione volti a favorire la conservazione della foresta e il contrasto all'esodo dei nativi.

Marco Giazzi, 26 anni (Castiglione delle Stiviere - MN), 'Per il suo esempio e l'ammirevole contributo nell'affermazione dei valori della correttezza sportiva e della sana competizione nel mondo dello sport'. Rappresentante dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Alto mantovano e allenatore della squadra 'Amico Basket' di Carpenedolo, della categoria Under 13. Durante una partita in casa contro la squadra Negrini Quistello, in seguito a proteste e insulti dei genitori della squadra avversaria nei confronti dell'arbitro (di soli 14 anni), ha chiamato il time out chiedendo ai genitori di smettere di protestare. Non avendo ottenuto i risultati sperati ha ritirato i propri ragazzi nonostante il vantaggio di 10 punti.

Dino Impagliazzo, 89 anni (Roma), 'Per la sua preziosa opera di distribuzione di pasti caldi e beni di prima necessità ai senzatetto presenti in alcune stazioni ferroviarie romane'. Ex dirigente Inps in pensione, a Roma è conosciuto come 'lo Chef dei poveri'. Ha cominciato molti anni fa preparando dei panini per i senzatetto della stazione Tuscolana. La portata del suo impegno sociale è cresciuta, grazie all'aiuto di familiari, vicini e parrocchie, finché nel 2006 ha fondato l'Associazione (che dal 2015 si chiama Romamor) che riunisce circa 300 volontari e garantisce pasti per oltre 250 persone al giorno grazie a prodotti alimentari invenduti o in prossima scadenza, che riceve gratuitamente da negozi, supermercati o dalla grande distribuzione. 

Claudio Latino, 59 anni (Aosta), 'Per lo straordinario impegno e la dedizione ai valori del volontariato in favore delle persone in condizioni di disagio'. Lavora presso la Direzione regionale Valle d'Aosta di Trenitalia e da sempre è impegnato nel sociale: dal 2016 al 2017 è stato segretario nazionale dell'Aido (Associazione italiana per la donazione di organi); dal 2017 è Presidente del CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) della Valle d'Aosta. Ha il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari.

Donato Matassino, 85 anni (Ariano Irpino-AV),  'Per il suo generoso contributo per il sostegno al diritto allo studio per i bambini nei Paesi svantaggiati e per la promozione della ricerca scientifica in Italia'. Già professore ordinario di Zootecnica alla 'Federico II' di Napoli, è  fondatore e Presidente del Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (ConSDABI). Nel 2008 decise di donare l'intera liquidazione di 50 anni di carriera universitaria per la realizzazione della scuola 'Magnificat' gestita da suore in Madagascar. Negli anni successivi, a sue spese, ha anche permesso la realizzazione di campi da basket e pallavolo, e della sala informatica. 

Stefano Morelli, 42 anni (Roma) 'Per il prezioso contributo che offre in ambito internazionale operando gratuitamente bambini affetti da labiopalatoschisi, ustioni e traumi di guerra'. Cardio-anestesista pediatrico al Bambin Gesù, coordina le attività Anestesiologiche e di Rianimazione della ONG Emergenza Sorrisi, operando gratuitamente bambini affetti da labiopalatoschisi, ustioni e traumi di guerra. Da dodici anni organizza missioni in: Africa, Medio Oriente, Europa dell'Est, Sud Est Asiatico, Sud America e America Centrale. 

Alfredo Murgo, 52 anni (L'Aquila), 'Per il suo contributo, quale libraio, nella tenuta della coesione sociale della comunità aquilana duramente colpita dai terremoti del 2009 e del 2016'. Titolare della libreria 'Il Cercalibro' de L'Aquila, ha coordinato una distribuzione gratuita di libri per 1.500 studenti nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia. 

Greta Reinberg Mastragostino, 89 anni (Genova), 'Per portare avanti con passione e dedizione il servizio dell'associazione, fondata dal marito, Silvano Mastragostino, impegnata nel recupero chirurgico-ortopedico di bambini e adolescenti in due missioni del Kenya'. I professionisti che prestano il loro servizio nell'associazione, rinunciando spesso ai giorni di ferie, provengono soprattutto da strutture genovesi e mettono a disposizione le loro capacità gratuitamente per un'opera svolta, spesso, in condizioni complicate.  

Mauro Pelaschiar, 70 anni (Monfalcone - GO), 'Per il suo autorevole contributo nella sensibilizzazione al rispetto e alla tutela degli ecosistemi marini'. Tra i nomi più noti della vela italiana, già timoniere (1983) di Azzurra, la prima barca italiana in America's Cup. Il 29 giugno 2018 ha compiuto il periplo d'Italia a vela come ambasciatore della Fondazione One Ocean per testimoniare il rispetto degli ecosistemi marini e diffondere la Charta Smeralda, un codice etico di comportamenti virtuosi per la conservazione dell'ambiente marino. È testimonial Telethon.

Giacomo Perini, 23 anni (Roma), 'Per la sua straordinaria testimonianza in prima persona della forza e delle difficoltà proprie dei pazienti oncologici'. Atleta paralimpico, è il rappresentante legale dell'Associazione Cresos. A 18 anni ha avuto un osteosarcoma ad alto grado al femore della gamba destra e in cinque anni ha vissuto un susseguirsi di operazioni e cicli di chemioterapia. Dal primo giorno di ospedale, ha cominciato a scrivere un libro, dal titolo 'Gli anni più belli', edito dall'Associazione italiana medicina da cui è nato anche un docufilm. Ha realizzato uno spettacolo teatrale 'I fuori sede' che dà voce ai malati di cancro e testimonia il dolore ma anche la forza e l'energia necessarie per affrontare la malattia. 

Angelo Pessina, 57 anni e Francesco Defendi, 55 anni (Bergamo), Ufficiali dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il coraggio e l'altruismo con cui, a proprio rischio, sono intervenuti in soccorso dei passeggeri del velivolo privato che, nel settembre 2019, in provincia di Bergamo, è precipitato al suolo, prendendo fuoco' Nel settembre 2019, Pessina, già ispettore della Polizia di Stato e Defendi, già dipendente di una società di costruzioni metalliche, hanno visto davanti all'Aeroclub Taramelli il velivolo privato Mooney M-20, appena precipitato al suolo. Nonostante le fiamme e il fumo intenso, hanno aperto le portiere e tirato fuori il pilota, Stefano Mecca, e le figlie Chiara e Silvia. Purtroppo, a seguito delle deflagrazioni, non sono riusciti ad estrarre la terza figlia, Marzia, che, incastrata tra le lamiere, già non dava segni di vita. A seguito delle ferite riportare, il 28 ottobre scorso, è deceduto anche il Signor Stefano Mecca.

Massimo Pieraccini, 56 anni (Firenze), 'Per il suo encomiabile contributo, la cura e la costanza con cui da anni è impegnato nelle delicate attività di trasporto urgente connesse a donazione e trapianto di organi'. Dal 1993 è il rappresentante legale del Nucleo Operativo di Protezione Civile di Firenze (NOPC), Associazione di volontariato, da lui stesso fondata, che presta servizi in relazione al trasporto urgente di medici per prelievi d'organo, campioni per tipizzazioni tissutali, plasma, midollo osseo e altri materiali biologici e sanitari, nonché farmaci salvavita e pazienti trapiantandi. È un 'angelo dei trapianti'.

Giuseppe Pistolato, 93 anni (Venezia), 'Per l'impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della solidarietà'. Pensionato e vedovo, è conosciuto come 'Bepi', il diacono operaio. Ha lavorato per 40 anni nel cantiere navale Breda di Porto Marghera, prima come ribattitore e poi come carpentiere. Nel 2018, dopo 21 anni, ha concluso il suo servizio di carità nel carcere maschile di Santa Maria Maggiore. Nella diocesi veneziana, è il primo diacono permanente ad essere entrato in una struttura penitenziaria. 

Paolo Pocobelli, 48 anni (Milano), 'Per la forte testimonianza offerta e l'instancabile contributo alla rimozione dei limiti e alla promozione di una politica di pari opportunità per le persone con disabilità rispetto alle attività di volo'. Appassionato di volo, a 22 anni, durante un lancio con il paracadute, ha subito un incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Nonostante la disabilità, non ha mai rinunciato al sogno di volare: è stato il primo paraplegico in Italia ad ottenere tutte le licenze di volo (sportiva, privata e commerciale) e, nel 1993, ha fondato l'Associazione 'Ali per tutti' per permettere ai portatori di handicap di prendere il brevetto per guidare velivoli ultraleggeri o di aviazione generale con piccole modifiche strutturali. 

Tiziana Ronzio, 49 anni (Roma), 'Per l'impegno e lo spirito di iniziativa con cui si dedica alla riqualificazione strutturale e sociale del quartiere di Tor Bella Monaca a Roma'. Operatrice sanitaria, abita nel quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, in una delle torri dell'Ater di 15 piani di Viale Santa Rita da Cascia, per anni uno spazio utilizzato dagli spacciatori. Nel 2015 ha fondato l'Associazione 'Tor più Bella' con cui ha realizzato iniziative per riqualificare, dal punto di vista strutturale ma anche sociale, la torre - attraverso piccoli interventi di manutenzione, lavori di giardinaggio, realizzazione di murales nell'androne - e rendere più vivibile e sicuro il quartiere. 

Rosalba Rotondo, 61 anni (Scampia - NA), 'Per la sua totale dedizione alla formazione delle giovani generazioni all'insegna della tutela del diritto allo studio e della piena inclusione delle minoranze'. Preside dell'Istituto comprensivo di Scampia Ilaria Alpi - Carlo Levi che, tra elementari e medie, conta oltre 250 ragazzi Rom, è in prima linea nel contrasto alla devianza giovanile e nella fattiva costruzione di un percorso di reale inclusione sociale. La scuola è conosciuta per la sua esperienza di piani etno-didattici ed educativi per gli studenti Rom. In occasione dello sgombero del campo Rom di Giugliano del maggio 2019, la Preside Rotondo ha dato un importante contributo per garantire il diritto all'istruzione di cento tra bambini e ragazzi Rom che erano stati sgomberati dal campo. Ha iscritto questi ragazzi a protocolli di 'fortificazione scolastica' per consentire loro, attraverso lezioni pomeridiane, di frequentare la scuola e conseguire un progressivo allineamento con gli altri compagni.

Carlo Santucci, 34 anni (Roma), 'Per l'altruismo e l'impegno profuso nel delicato intervento di primo soccorso che, nell'agosto 2019, ha permesso di salvare la vita a una donna in arresto cardiaco su un treno austriaco diretto a Dobbiaco'. Medico chirurgo precario, per molti anni ha lavorato nelle ambulanze e al momento è insegnante di primo soccorso. In vacanza in montagna, il 27 agosto scorso, mentre era in treno è intervenuto in soccorso di una donna in arresto cardiaco. In mancanza di un defibrillatore sul treno, ha praticato il massaggio cardiaco tenendola in vita per quaranta minuti, finché non è arrivato l'elisoccorso austriaco che l'ha trasportata in ospedale. In passato praticando la manovra di Heimlich aveva salvato un bambino dal soffocamento.  

Monsignor Filippo Tucci, 90 anni (Roma), 'Per aver dedicato tutta la sua vita all'accoglienza e all'inclusione delle persone in condizioni di disagio e di abbandono'. Fino al maggio 2019 Primicerio dell'Arciconfraternita di San Rocco all'Augusteo e Rettore della Chiesa di San Rocco. La parrocchia è da mezzo secolo un punto di riferimento per i poveri del centro storico. Le persone assistite sono per lo più senza fissa dimora. L'intervento nei loro confronti si concretizza in assistenza spirituale, sanitaria (inclusa la donazione di farmaci di prima necessità), refezione, docce e servizi igienici, donazione di biancheria nuova, indumenti, coperte. 

Angel Micael Vargas Fernandez, 20 anni (Casalmaiocco - LO), 'Per il suo coraggioso intervento in soccorso di un bambino di 4 anni che stava precipitando da un balcone di un edificio'. Padre argentino e madre peruviana, di cittadinanza argentina e da 12 anni in Italia, di giorno lavora e la sera studia informatica. Nel settembre scorso ha salvato la vita a un bambino di 4 anni che stava precipitando dal secondo piano di un palazzo sul piazzale davanti alla stazione di servizio. Corso sotto al balcone, è salito sul tetto di un furgone lì posteggiato e proprio mentre il bambino cadeva si è buttato riuscendo a prenderlo al volo. Entrambi sono finiti sull'asfalto ma Angel con il proprio corpo ha attutito la caduta del bambino. 

Riccardo Zaccaro, 22 anni (Roma), 'Per il coraggio e l'altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto in soccorso di una coppia di anziani rimasti intrappolati dalle fiamme'. Due anni fa Riccardo, studente di Architettura alla Sapienza di Roma, ha soccorso un ragazzo che minacciava di gettarsi dal cavalcavia dell'autostrada A1: è stato tra i primi ad arrampicarsi e a cercare di fermarlo, riuscendoci. Nel maggio scorso, poi, in via Alfredo Fusco, nel quartiere Balduina, a Roma, ha salvato dalle fiamme due anziani rimasti intrappolati nell'appartamento situato al piano inferiore al suo. In un primo tempo ha portato sul pianerottolo la donna, quindi, entrato nuovamente nell'appartamento, nonostante le fiamme e il fumo, ha soccorso il marito. "Io ho fatto ciò che credo debba essere naturale per tutti", ha commentato il giovane.