Nuova ondata Covid, i dati: altro balzo di incidenza e Rt. Le regioni a rischio alto

I numeri dell'Iss: in crescita anche occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. In area medica superata la soglia di allerta in quattro regioni

Un reparto di terapia intensiva (Ansa)

Un reparto di terapia intensiva (Ansa)

Roma, 7 ottobre 2022 - Si va ormai spediti verso una nuova ondata Covid. Nuovo balzo di incidenza e Rt: l'incidenza settimanale a livello nazionale sale infatti a 441 ogni 100.000 abitanti nel periodo 30 settembre-6 ottobre, contro 325 della settimana precedente. Netto aumento anche dell'indice di trasmissibilità Rt, a 1.18, superiore al valore della soglia epidemica (la settimana scorsa era 1). È quanto evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. In crescita anche il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid, all'1,8%, e nei reparti ordinari, all'8,2%.

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Gli ospedali

Questa settimana, in quattro regioni (rispetto alle 3 della scorsa settimana) l'occupazione dei reparti di area medica supera la soglia di allerta fissata al 15%: Provincia autonoma di Bolzano (24,6%), Umbria (21,6%), Friuli Venezia Giulia (16,9%), Valle d'Aosta (16,4%). Per l'occupazione delle terapie intensive, invece, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia di allerta fissata al 10%.

L'incidenza

Sale anche il numero delle Regioni e Province autonome che registrano un'incidenza superiore a 600 ogni 100mila abitanti. Questa settimana superano tale valore 7 Regioni e Province autonome: Abruzzo (603,8), Friuli Venezia Giulia (710), PA Bolzano (863,8), PA Trento (825,2), Piemonte (654,7), Umbria (680,6), Veneto (728,9). La scorsa settimana superavano tale valore solo le PA Bolano e Trento.

Le regioni a rischio alto

Sono di fatto sette le regioni/province autonome d'Italia classificate a rischio alto per Covid: per sei viene registrata la presenza di molteplici allerte di resilienza e "una regione è non valutabile, status equiparabile al rischio alto, ai sensi del Dm del 30 aprile 2020", spiega l'Istituto superiore di sanità. Le restanti 14 regioni/Pa sono a rischio moderato. "Tutte - prosegue l' Iss - riportano almeno un'allerta di resilienza. Sette riportano molteplici allerte di resilienza".