Dunque, anche il secondo scrutinio si chiude con una fumata nera. Prevalgono nuovamente le schede bianche, che si sono attestate a quota 527. Meno di lunedì: al primo scrutinio, infatti, erano state 672. I Grandi elettori sono riconvocati a Montecitorio stamane alle 11 per la terza votazione. L’ultima in cui occorrerà il quorum dei due terzi dei grandi elettori, pari a 673. Da domani, invece, basterà la maggioranza assoluta (505 voti). Ieri, i votanti sono stati 976, le schede nulle sono state 38. I più votati Sergio Mattarella (foto) e Paolo Maddalena, 39 preferenze a testa, seguiti da Renzo Tondo con 18 voti. Tra gli altri che hanno ricevuto voti Marta Cartabia e Giancarlo Giorgetti con 8 preferenze, Silvio Berlusconi e Giuseppe Moles con 7. A Pier Luigi Bersani sono andati 6 voti, a Mario Draghi 4, a Giuliano Amato e Pier Ferdinando Casini 3. Tra i voti dispersi, tantissimi "illustri sconosciuti" che hanno rallentato l’operazione di conteggio dei voti: di ciascuno di essi, infatti, è stato necessario che avessero i requisiti per l’elezione, ovvero più di 50 anni di età e la cittadinanza italiana. E siccome la fantasia dei grandi elettori si è scatenata, l’operazione per i funzionari di Montecitorio non è stata né semplice né breve da portare a termine. Tra i nomi votati che non sono stati letti da Fico, riferisce “Radio Transatlantico“, ci sono stati quelli del pornoattore Rocco Siffredi e dell’imprenditore dell’alimentare Giovanni Rana: probabilmente sulle schede c’erano segni di riconoscimento per cui sono state annullate. red. pol. ...
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