Notte di San Silvestro: ecco quando posso rientrare a casa dopo le 22

Zona rossa Covid oggi e a Capodanno: le regole per gli spostamenti e l'autocertificazione. Posso dormire da un amico o parente?

Le Faq sul Decreto Natale (

Le Faq sul Decreto Natale (

Roma, 31 dicembre 2020 - È giunta infine la notte di San Silvestro 2020. Con tutte le restrizioni anti Covid fissate dal decreto Natale che prevedono l'Italia intera in zona rossa. E un'eccezione ad hoc per il 31 dicembre: oggi il coprifuoco è esteso dalle 22 alle 7 del mattino del primo gennaio (e non le 5 come negli altri giorni). Significa che non è consentito uscire o spostarsi da casa salvo rarissime deroghe che andremo qui sotto a specificare. Cosa si può fare a Capodanno (qui domande e risposte) e cosa no è ormai noto. In particolare, è permesso andare verso un'abitazione privata, spostandosi al massimo in due (esclusi under 14, disabili e persone autosufficienti conviventi), per far visita ad amici o parenti entro i confini regionali. Ma ci si può muovere, giova ricordarlo, solo una volta al giorno fino alle 22 di oggi e quindi dalle 7 di domattina. Per spostarsi serve sempre l'autocertificazione (nel caso se ne fosse sprovvisti, bisognerà compilare il modulo messo a disposizione dalle forze dell'ordine).

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Coprifuoco: le deroghe

Oggi il coprifuoco è fissato dalle ore 22 alle 7 di domattina. Le Faq del Governo sul periodo 24 dicembre-6 gennaio (quindi anche nei giorni arancioni), in proposito sono chiare e specificano che "Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00 (il 1° gennaio 2021 tra le 7.00 e le 22.00)". Quindi il rientro alla residenza/domicilio/abitazione non viene considerata motivazione legittima per violare il coprifuoco. Allo stesso modo, si precisa che i motivi che giustificano gli spostamenti dalle 22 alle 7 del primo gennaio "restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute".

Sulle ragioni di lavoro (comprovate significa che "si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro") o salute c'è poco da dire. Lascia invece margini di interpretazione la definizione di situazioni di "necessità", motivo per cui riportiamo una successiva Faq del Governo, in cui si chiarische che "la valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata)".

Si aggiunge che, qualora il cittadino "non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689". Consultando il testo della legge a cui si rimanda, si scopre che il termine entro cui presentare "scritti e documenti difensivi" è di 30 giorni. 

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Posso dormire da un amico o parente?

Non esiste una Faq ad hoc sul tema, rimane la norma che impone di rientrare a casa entro le 22 o dopo le 7 del mattino. Quindi, fuori dal coprifuoco, il ritorno alla residenza/domicilio/abitazione è sempre consentito, ovunque ci si trovi. Restano vietate le feste nei luoghi chiusi o all'aperto "pubblici o privati", comprese quindi le abitazioni. E rimane pure la raccomandazione a non ricevere a casa persone diverse dai conviventi.

Controlli

Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha annunciato oggi controlli anche via social, oltre che nelle strade. Attenzione massima dal Viminale in particolare dalle 22, quando scatterà il coprifuoco. Servizi mirati saranno organizzati per monitorare le piazze in particolare a ridosso della mezzanotte. Gli assembramenti restano vietati sia all'aperto che al chiuso quindi saranno sotto stretta osservazione anche i locali che potrebbero essere affittati e utilizzati per feste private. 

Sanzioni: cosa si rischia

Chi vìola i "più stringenti divieti di spostamento" rischia una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo.

Fuochi d'artificio

A livello nazionale i botti di Capodanno non sono vietati.  In numerose città italiane sono state tuttevia emesse ordinanze restrittive in tal senso, da Bologna a Palermo, a Napoli.