Mercoledì 24 Aprile 2024

Notte di San Lorenzo e stelle cadenti, perché si esprimono i desideri

Il santo vittima del martirio viene celebrato, in quasi tutto il mondo, il 10 agosto: ma quest'anno il picco di stelle cadenti avverrà nella notte tra lunedì e martedì

Cielo stellato (LaPresse)

Cielo stellato (LaPresse)

Roma, 10 agosto 2019 - Spettacolo assicurato anche quest'anno nella notte di San Lorenzo, con il cielo di agosto attraversato dalle scie brillanti delle stelle candenti. Se tradizionalmente si chiamano "Lacrime di San Lorenzo", il loro picco è previsto come ogni anno uno o due giorni più tardi rispetto al 10 agosto. Nel 2019, lo spettacolo andrà in scena nella notte tra il 12 e il 13 agosto, a partire dalle 22, quando scende il buio completo e potrebbe essere possibile vederne fino a 100 in un'ora. Oltre cento gli appuntamenti in programma in tutta Italia, confidando nel cielo sereno di questi giorni. Particelle anche piccolissime entrano infatti ad altissima velocità nell'atmosfera terrestre, anche a 200mila chilometri all'ora, dando vita alla caratteristica scia luminosa visibile a occhio nudo

Notte di San Lorenzo, la storia

Stelle cadenti e scie luminose nel cielo: un’antica leggenda ne riconduce l’origine al martirio di San Lorenzo, giovane arcidiacono cristiano martorizzato all’epoca di Valeriano, proprio nella giornata del 10 agosto. Si racconta che Lorenzo venne bruciato sulla graticola alla sola età di 33 anni a causa di un crudele editto dell’imperatore. Di conseguenza, nel corso dei secoli si è poi diffusa la leggenda secondo cui le stelle cadenti sarebbero i carboni ardenti su cui venne bruciato il giovane arcidiacono. Altri raccontano la storia del santo e del suo martirio con qualche piccola variante: Lorenzo non venne bruciato, ma decapitato come tutte le vittime dell’editto di Valeriano, e le stelle cadenti sarebbero le lacrime del santo che ogni anno si manifestano proprio nella notte in cui perse la vita.

Stelle cadente e desideri

Qualsiasi sia il significato che si attribuisce alle magiche stelle di questa notte, tutti sono concordi nel credere ai loro poteri di realizzare i desideri. Ma da che cosa nasce l’usanza di esprimere un desiderio quando si avvista una stella? Anche su questo punto si sono diffuse durante i secoli diverse storie: tutte partono dall’interpretazione della parola desiderio, a cui però fonti diverse attribuiscono leggende diverse. Alcuni si rifanno alla definizione di desiderantes offerta da Gaio Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico. Con questo nome venivano definiti i soldati che, dopo aver combattuto una battaglia, rimanevano ad aspettare sotto le stelle i compagni dispersi, sperando di vederli apparire prima o poi, sani e salvi. Passando invece alla spiegazione etimologica, alcuni attribuiscono la derivazione della parola desiderio all’espressione latina de sidera, che si dice abbia proprio il significato di “rimanere ad aspettare sotto le stelle”. Altri racconti invece si rifanno al desiderio che ha origine in mare: i marinai desideravano tornare finalmente sulla terra ferma, affidandosi proprio alla guida delle stelle per ritrovare la retta via.