Notte da incubo Si apparta col fidanzatino, rapita e stuprata a 16 anni È caccia al violentatore

Il ragazzo è stato massacrato di botte, lei abusata per ore nella loro minicar. L’aggressore riconosciuto da una foto segnaletica: è un senzatetto trentenne.

di Riccardo Jannello

Una violenza sessuale con sequestro e ancora un alone di mistero per la brutalità con la quale è stata commessa. E per l’auto usata: una minicar. La vittima è una 16enne ritrovata dopo ore dal fatto sotto choc nella campagna dello Scalo e portata per le prime cure all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Si riprenderà dalle ferite, ma la brutta avventura rischia di marcarla a lungo dentro. La polizia è sulle tracce del violentatore, un 30enne straniero senza fissa dimora, conosciuto dalle forze dell’ordine a causa dei suoi trascorsi di microcriminalità. Le ricerche sono cominciate da tutti i punti di raccolta dei senzatetto e dai luoghi di spaccio. Il riconoscimento è avvenuto attraverso le dichiarazioni del fidanzatino della ragazza, che è stato preso a pugni ed è svenuto senza potere prestare aiuto, e dalla vittima, che lo ha riconosciuto in una foto segnaletica.

I fatti sono accaduti nel tardo pomeriggio di mercoledì; teatro della violenza una zona industriale dismessa con vecchi capannoni abbandonati alla periferia di Latina dove spesso le coppie si appartano. I due adolescenti sono arrivati lì a bordo della minicar del ragazzo. Avrebbero fatto due passi nel buio della zona quando sono stati affrontati dal 30enne. Scappando si sono rifugiati nella piccola auto, ma l’aggressore non si è fermato: ha aperto la portiera, ha trascinato lui fuori dal mezzo e lo ha colpito con un violento pugno che l’ha fatto svenire; è quindi salito lasciando di stucco la ragazza, ha messo in moto ed è partito sequestrando la sua vittima. Secondo il primo confuso racconto della ragazza, sarebbe stata portata in un rifugio dove il 30enne avrebbe abusato per ore di lei e l’avrebbe poi lasciata libera quando ormai era giorno. Tenendosi, a quanto sembra, la minicar. Ripresosi dalle botte, il fidanzatino si è reso conto che mancavano sia la piccola auto sia la fidanzata e ha chiamato la polizia. Gli agenti della locale squadra mobile sono accorsi sul posto e hanno setacciato la zona senza risultati fino a quando non si sono imbattuti nella vittima che vagava sanguinante nella campagna, con segni sulle braccia come se fosse stata trattenuta violentemente, zoppicante e sporca di fango. La ragazza lacrimava vistosamente spaventata dall’orrenda avventura. Il trentenne per ora l’ha fatta franca.

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