Mercoledì 24 Aprile 2024

Notte con la mamma in ospedale "Sta bene, aveva solo tanta fame"

Dimesso dopo 24 ore in osservazione: dagli esami non risultano lesioni

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Riscattato al consiglio della rupe, anche Nicola, come Mowgli nel libro della giungla, ha i suoi amici Baloo, Bagheera, Shere Khan. Non sono orsi né pantere, ma sicuramente gli animali che popolano il bosco gli fanno meno paura degli aghi, dei macchinari ospedalieri che fanno un rumore infernale e della rumba che l’ha salvato ma, nella sua inconsapevole innocenza, improvvisamente accerchiato trasportandolo in un mondo nuovo, totalmente sconosciuto. Con l’elisoccorso.

All’ospedale pediatrico fiorentino Meyer è arrivato "evidentemente infastidito da tutta quella gente intorno", come raccontano in corsia. E affamato. "Appena ha visto i biscotti si è lanciato e li ha agguantati portandoseli alla bocca". È rimasto nella degenza di osservazione breve per 24 ore, poi è stato dimesso. È sano come un pesce. Il bernoccolo in testa non desta preoccupazioni e chissà come se l’è procurato, probabilmente rimbalzando come una pallina nella scarpata. È andata bene. Da tutti gli esami non risulta nulla di rotto, non ci sono contusioni pericolose. Per due ore il suo corpo è stato scandagliato a fondo. "Era arrabbiato, urlava e piangeva, come quasi tutti i bambini: a nessuno fa piacere farsi mettere gli aghi addosso". Strillava appena vedeva la sagoma di un dottore. E si è calmato solo quando è arrivato il cibo. "Ha mangiato di gusto, la pasta al pomodoro, il pollo e le patate". Con la mamma, che ha anche riposato accanto a lui. All’inizio pure lei spaventata: si è fatta una doccia lì, le hanno dato uno spolverino da indossare. Nicola ha dormito tutta la notte. Cos’ha sognato, soltanto lui lo sa. È il suo segreto inviolabile.

Ilaria Ulivelli