Lockdown per non vaccinati in Italia, la costituzionalista: "Difficile, ma una strada c'è"

La professoressa Carla Bassu: "Senza obbligo vaccinale strada molto dura e complessa"

La costituzionalista Carla Bassu

La costituzionalista Carla Bassu

Professoressa Carla Bassu, docente di Diritto pubblico comparato all’università di Sassari, si discute se è possibile creare delle zone speciali per non vaccinati e privi di Green pass. Sarebbe costituzionale?

"Se pensiamo all’esempio dell’Austria, la questione è semplice. Dal punto di vista costituzionale, di fronte a un preoccupante aggravamento della situazione sanitaria, sarebbe una strada tecnicamente percorribile ma in assenza di un obbligo vaccinale previsto per legge si tratterebbe di una misura molto dura e complessa, in controtendenza rispetto alla scelta di gradualità intrapresa dal governo".

Sarebbe vista come una discriminazione?

"Sì, la ratio del provvedimento deve sempre essere la necessità di tutelare l’interesse collettivo comprimendo i diritti individuali solo il minimo indispensabile a ottenere il risultato. Il principio di proporzionalità deve essere (e fino a ora è stato) il criterio su cui improntare le misure. Il Green pass, per dire, sarebbe stato discriminatorio se fosse stato imposto quando il vaccino non era disponibile per tutti, perché avrebbe comportato una discriminazione irragionevole".

Stile Alabama degli anni ’50, con i posti a sedere sui tram divisi per bianchi e per neri?

"Non mi faccia dire cose in cui non credo. Io sono una convinta pro vax e pro Green pass. Il Green pass all’italiana è coerente con la Costituzione e non è discriminatorio perché offre tre scelte: tampone, guarigione, vaccino. In Austria vige il modello 2G: per ottenere il pass occorre essere vaccinati (geimpft) o guariti dal Covid (genesen), non c’è la via del tampone che invece in Italia è consentita. Introducendo un lockdown solo per i vaccinati, in assenza di una legge che renda il vaccino obbligatorio, si andrebbe in controtendenza rispetto alla strategia graduale adottata fino a ora. Una cosa è la legittimità costituzionale, altra l’opportunità di una scelta".

Esempi o precedenti in materia?

"L’obbligo vaccinale imposto nel 1973, contro il colera, o le vaccinazioni ai bambini o quelle per il personale sanitario. Il punto di partenza è l’articolo 32 della Costituzione, che riguarda la tutela nella prospettiva individuale e collettiva. La Costituzione consente l’introduzione di trattamenti sanitari obbligatori tramite legge. Azzardare un lockdown selettivo per i non vaccinati non sarebbe formalmente contrastante con la Costituzione ma sarebbe delicato e complesso ed esporrebbe a forti critiche, da parte non solo dei no vax".